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"Non una di meno"

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Flash mob itinerante organizzato nella Città dei Papi dalle donne in sciopero

VITERBO - “Non una di meno”; è nome il Flash mob itinerante previsto per domani ed organizzato dalle donne in sciopero, singole come associate in Erinna, Italia-Nicaragua Vt, Kyanos, Sans Frontiere, Battiti, Casa dei Diritti Sociali della Tuscia, Centro Ricerca Pace e Diritti Umani,

Fa(b)rica delle Donne, la Gattaruga e Sindacato Usb. <<L’8 marzo - riferiscono le portavoci - incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva. Scioperiamo per affermare la nostra forza: Se le nostre vite non valgono, allora noi ci fermiamo! Incroceremo le braccia interrompendo ogni attività produttiva (lavoro propriamente detto) e riproduttiva (lavoro di cura, domestico, informale, con bambini, anziani, parenti, etc.), articolando lo sciopero in ogni ambito e nell'arco dell'intera giornata. Astenendoci dal lavoro, dalla cura, dal consumo, dall'uso dell'energia elettrica per gli elettrodomestici. Sono moltissime le lavoratrici - dipendenti, precarie, autonome, disoccupate - che stanno organizzando lo sciopero nei posti di lavoro, nelle strutture sanitarie, nelle aziende private, nelle Scuole. Lo sciopero, dunque, è lo strumento che il Movimento femminista in atto ha scelto e che si darà contemporaneamente in 40 Paesi del Mondo, perché la violenza di genere non è un fatto emergenziale ma strutturale, non si combatte con l’inasprimento delle pene, ma con una trasformazione radicale della società e delle relazioni, delle condizioni di vita e di lavoro.

Scioperiamo contro la trasformazione dei Centri antiviolenza in Servizi assistenziali. I Centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e quella di genere.
Scioperiamo perché vogliamo la piena applicazione della Convenzione di Istanbul contro ogni forma di violenza maschile contro le donne, da quella psicologica a quella perpetrata sul Web e sui Social media fino alle molestie sessuali sui luoghi di lavoro. Pretendiamo che le donne abbiano rapidamente accesso alla Giustizia, con misure di protezione immediata per tutte, con e senza figli, cittadine o straniere presenti in Italia. Vogliamo l’affidamento esclusivo alla madre quando il padre usa violenza. Vogliamo Operatori ed Operatrici del Diritto formati perché le donne non siano rivittimizzate.
Scioperiamo perché vogliamo l’aborto libero, sicuro e gratuito e l’abolizione dell’obiezione di coscienza.
Scioperiamo contro la violenza ostetrica.
Scioperiamo per rivendicare un reddito di autodeterminazione, per uscire da relazioni violente, per resistere al ricatto della precarietà, perché non accettiamo che ogni momento della nostra vita sia messo al lavoro; un Salario minimo europeo.
Scioperiamo contro la violenza delle frontiere, dei Centri di detenzione, delle deportazioni che ostacolano la libertà delle migranti, contro il razzismo istituzionale che sostiene la divisione sessuale del lavoro. Vogliamo un permesso di soggiorno incondizionato, svincolato da lavoro, studio e famiglia, l’asilo per tutte le migranti che hanno subito violenza, la cittadinanza per chiunque nasce o cresce in questo Paese e per tutte le migranti ed i migranti che ci vivono e lavorano da anni.
Scioperiamo affinché l’educazione alle differenze sia praticata dall’Asilo nido all’Università, per rendere la Scuola pubblica un nodo cruciale per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne e tutte le forme di violenza di genere
Scioperiamo per costruire spazi politici e fisici transfemministi e antisessisti nei territori, in cui praticare resistenza e autogestione, spazi liberi dalle gerarchie di potere, dalla divisione sessuata del lavoro, dalle molestie
Scioperiamo contro l’immaginario mediatico misogino, sessista, razzista, che discrimina lesbiche, gay e trans. Rovesciamo la rappresentazione delle donne che subiscono violenza come vittime compiacenti e passive e la rappresentazione dei nostri corpi come oggetti. Agiamo con ogni Media e in ogni Media per comunicare le nostre parole, i nostri volti, i nostri corpi ribelli, non stereotipati e ricchi di inauditi desideri.>>
Orari e percorso della manifestazione:
Ore 15.30, raggruppamento in Piazza del Plebiscito. 15.50, avvio su Via Cavour fino a Piazza Fontana Grande (sosta di circa 10 minuti). 16.1,  avvio su Via Saffi fino a Piazza delle Erbe (sosta 15’). 16.45, avvio su Corso Italia fino a Piazza Verdi (sosta di 15’). 17.10 avvio su Via Marconi fino a Piazza della Repubblica (sosta di 10 minuti). Ore 17.30 avvio verso Corso Italia, Via Roma e ritorno a Piazza del Plebiscito, dove si concluderà il Flash mob.

 

 

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