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Gli scavi di Pyrgi

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Pirgy-Macchiatonda-Percorso storico-naturalistico-1Immersi nella Storia grazie ai reperti portati alla luce dall'Università “la Sapienza”

SANTA SEVERA - Vanno avanti ininterrottamente dal 1957, allora intrapresi dal Prof. Pallottino, assistito con straordinaria dedizione dal Prof. Colonna da cui sono stati successivamente diretti, fino a giungere ad oggi, coordinati dalla Prof.ssa Baglione.

Gli scavi di Pyrgi (nome in latino), da sempre supportati dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici e Monumentali dell’Etruria e finanziati dall’Università “la Sapienza”, hanno già portato alla luce, oltre alle famosissime lamine d’oro riferibili al Tempio "B” (fondato da tiranno di Caere), diversi altri reperti di pregio, ora conservati presso l’Antiquarium del Castello e l’annesso magazzino (ove è possibile trovarne molti di quelli scoperti più di recente ed in fase di restauro) ed esposti all’interno di una Sala a tema della capitolina Villa Giulia, ospitante, peraltro, un vaso attico per le libagioni di dimensioni considerevoli (41 cm) riportante una raffigurazione del massacro dei Proci ed indicante, dunque, uno stretto collegamento dell’intero contesto con la Cultura di Atene (oltre che Fenicia). Ma il porto principale dell’antica Caere di cui non si conosce il nome in etrusco ed oggetto di forte interesse da parte di Storiografi e Geografi, assai presumibilmente doveva ricomprendere, oltre alla parte monumentale, alcune strutture di servizio; motivo, quest’ultimo, dello spostamento degli scavi suddetti nella zona immediatamente retrostante le Sabbie Nere e tuttora allo studio della Prof e di oltre 20 allievi (di Roma) iscritti al suo Corso, nonché di alcuni stranieri. Interessantissimo, inoltre, il fatto che già a quei tempi potesse concepirsi, nonché realizzarsi, una via avente un piano stradale largo oltre 9 metri, atta a collegare detto scalo con la citata, attuale Cerveteri, passando a Monte Tosto (ad ovest di quest'ultima, dove di trovano un Tempio ed un tumulo monumentale) e poi a Quarto di Monte Bischero (vicino alla Stazione di Santa Severa). Gli studi di cui sopra si avvalgono, da tempo, anche della preziosa collaborazione di altri due Professori quali Orlando e De Filippo e, superfluo ricordarlo, stanno tuttora continuando di buonissima lena.

Servizio esclusivo - Riproduzione riservata

 Uno speciale ringraziamento alla Prof.ssa Maria Paola Baglione

 

 

 

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