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Molo del Lazzaretto e Fortino romano

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Fortino di San Pietro-Sentiero-1.bisIn questa puntata di Itinerari ci fermiamo per una sosta davanti al Molo del Lazzaretto. Siamo in compagnia di Antonio Maffei, Presidente dell'Associazione Archeologica Centumcellae, che ci illustra alcuni dettagli frutto di suo ricerche relative al più antico monumento attualmente presente nel nostro porto.

Ci può descrivere alcuni aspetti dell'architettura del molo del Lazzaretto?

<<Il detto Molo è particolare. La parte verso la testata è maggiormente conservata, rispetto a quella verso terra. E' un modello originale di opus pilarum, con tanto di trafori di sottoflutto, originariamente otto, ad archi, con la funzione di diminuire le azioni delle mareggiate. La base sommersa ha una cornice sporgente interamente realizzata con pietra forte ( tra le sue caratteristiche, proprio la notevole resistenza ) e, sopra, uno strato di scaglia scolpito. Ai lati del Molo stesso c'era la secca e le acque profonde erano dinnanzi alla testata dove è presente una sorta di gola artificiale. Probabilmente il medesimo è anteriore all'impianto portuale di Traiano, per il tipo di architettura ed ingegneria possiamo datarlo massimo al 50 d.C.>>

Può illustrarci alcune caratteristiche del Fortino?

<<All'origine era costituito da tre piani, caratterizzato da finestre con inserti detti cubilia. C'era una scala interna che permetteva di accedere al primo piano ed un'altra che consentiva di andare a quello ancora più in alto. La struttura originaria è romana, in opera reticolata. Per la costruzione furono utilizzati massi squadrati di travertino rosato, provenienti dalla Ficoncella, posti in 2-3 strati. Nella parte superiore troviamo il calcestruzzo romano, detto opus caementicium, caratterizzato dalla mescolanza di malta e caementa ( pietre grezze o ghiaia ) e la malta veniva fatta con calce e sabbia o pozzolana. In alcuni documenti si parla di un colombaio militare, parte di tale struttura è visibile ancora oggi, anche se rimangono alcuni ruderi.>>

Sezionando il Fortino stesso, quali sono le parti di maggior interesse?

<<Abbiamo detto che è un'opera di muratura romana ed all'interno ci sono blocchetti di scaglia. La parte "a scarpa", avente il muro obliquo, è caratterizzata da mattoncini come quelli utilizzati per il muraglione voluto da Papa Urbano VIII. La parte in muratura rinascimentale, che emerge dal mare, è caratterizzata da blocchetti aventi la dimensione del selciato. La nuova fodera del Fortino, di epoca altomedievale, fu realizzata in calcestruzzo e sabbia; materia presente in grande quantità a bordo delle navi come zavorra, che veniva scaricata in un deposito ubicato alla radice del Molo del Bicchiere.>>

Perché il Fortino è caratterizzato da varie tecniche di costruzione?

<<La muratura suddetta è traianea - adrianea ed è anch’essa un'opera reticolata, a specchiatura, con ammorsature angolari e blocchetti di scaglia. La medesima è inoltre caratterizzata da un doppio paramento in calcestruzzo.>>

Perché all'esterno sono presenti tre stemmi?

<<Il componimento esterno ricorda la visita di Papa Clemente VIII accompagnato da otto cardinali ( 1597 ). I tre stemmi, in particolare, rappresentano le casate del Pontefice e di due importanti cardinali, Aldobrandini e Cesi.>>

 

Intervista esclusiva e foto di Sara Fresi ( riproduzione riservata )

 

 

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