Che città strana è divenuta, negli anni, la nostra ( e speriamo che nostra potremo chiamarla ancora per molto…). Una volta, se non altro per un pizzico di buon senso, il fare certe cose non sarebbe balenato in testa neanche al più scapestrato dei personaggi che la popolavano ( vuoi che fosse Civitavecchiese oppure no ).

Ma forse, una volta, regole e controlli si percepivano in un modo assai diverso da come sembrano percepirsi oggi. A riprova, la vendita ( autorizzata ? ) di ciliegie tramite un furgoncino stazionante a stretto ridosso della rotatoria di Via Lepanto. Una signora, ieri mattina attorno le 11:00, se ne stava nelle immediate vicinanze preoccupandosi della qualità o meno dei frutti in oggetto piuttosto che del fatto che la propria station wagon fosse posizionata contromano e con il muso fin dentro alla rotatoria stessa. Inenarrabili le “peripezie” dei conducenti provenienti da lato Santa Marinella ( e meno male che il bus di linea, di norma, imbocca per Viale Togliatti invece che proseguire dritto in direzione Tarquinia! ). Senza contare quelle operate da coloro in uscita da Via Mattei, datasi la visibilità ridotta pressoché a zero. Il tutto, come se per i suddetti, regole e controlli, non esistessero proprio.