Nuovo o meno, civitavecchiese o romano che sia; per ciò che concerne le nostre, imminenti Amministrative, il Centro-Destra sembra tuttora voler ostinatamente indugiare in una sorta di melina, ormai ampiamente reiterata, sul nome del Candidato o dei Candidati alla carica di Sindaco. Ciò, nonostrante la dichiarata scesa in campo di centravanti di sfondamento o di altri pronti, finora solo a parole, a fornire il decisivo assist a quello od a quell’altro,

 ma forse non così altruisti da non volerla metter dentro proprio loro. E la palla gira gira, senza che si lasci intravedere, almeno a noi che facciamo Giornalismo come servizio per gli altri e non per noi stessi ambendo a qualcos’altro, chi tra i suddetti ( o al di fuori di essi ) abbia ben inquadrato lo specchio della porta ( o del portone, dato che trattasi di Palazzo del Pincio ), pienamente conscio delle proprie potenzialità nonché fiducioso nell’immancabile appoggio dei compagni di squadra. Una melina, quella di cui sopra, alla lunga stancante, poco se non tutt’altro che fruttuosa, che non vorremmo sia infine preludio ad un esasperato tatticismo, operato per ragioni che, a questo punto, iniziano a farsi veramente incomprensibili. A meno che…

Nella foto ( da sinistra ): Pietro Di Paolo, Patrizio Carraffa, Andrea D'Angelo ed Enrico Zappacosta