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La Rocca entra nel vivo

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Antica Rocca-4Lezione di storia e architettura medievale con Mario Ortensi  

CIVITAVECCHIA - Svoltasi nel pomeriggio di ieri presso la Sala Convegni della Biblioteca comunale, una Conferenza organizzata dalla Società Storica. Circa un’ora di approfondimento da parte dell’Arch. Mario Ortensi che, nelle vesti di relatore, ha analizzato aspetti storici, militari, civili, architettonici inerenti l’uso del Porto e, in particolare, della Rocca. Illustrate diapositive, antiche cartografie, plastici inerenti l’area portuale e ricostruzioni d’epoca medievale,

raffiguranti i magazzini romani, la Darsena nonché l’ipotesi della presenza di un Tempio grazie al ritrovamento di alcuni materiali (II-III sec. d.C.) e molto altro ancora. Di notevole interesse l’excursus inerente le funzioni del Porto per Roma, il litorale ed il Mediterraneo: la sua posizione strategica permise per molti secoli scambi commerciali grazie alla presenza di magazzini, nonché depositi di granaglie, viveri in generale e beni di prima necessità. Nell’epoca suddetta furono effettuati interventi di manutenzione atti a conservare le strutture già esistenti e, inoltre realizzate nuove opere aventi come funzione la difesa dell’area stessa. Fu installato un presidio militare a difesa della citata Darsena che collaborò alla costruzione di imbarcazioni sia mercantili che belliche. Tra il XIII e XIV secolo furono apportate modifiche, anche di poco rilievo, come l’edificazione del basamento della Torre Quadrata detta “Torre dell’Orologio”, a quel tempo priva di fossato. Altro fatto importante fu la ripresa economica dello Stato della Chiesa (prima metà del ‘400) e la scoperta dell’Allume che diede al nostro Scalo un’ulteriore spinta propulsiva per il commercio. La Rocca divenne sede distaccata, quasi una “casa sul mare” dove i Pontefici risedettero per svolgere questioni di carattere burocratico. Il primo di essi che diede mandato di eseguire interventi di ammodernamento ed ampliamento fu Pio II, seguito da Papa Sisto IV (1474). Entrambi fecero modificare la struttura sì da ricreare alloggi per il Santo Padre, il Corpo militare e spazi per cerimonie e momenti di rappresentanza. Un passaggio anche su Giulio II della Rovere detto il “Papa Guerriero” che agli inizi del ‘500, diede inizio ai lavori di realizzazione del Forte Michelangelo, luogo di accoglienza delle truppe militari, a difesa della città (posa della prima pietra il 14 dicembre 1508 - fine ultimo dei lavori 1537 sotto Papa Paolo III ndr). La Conferenza in oggetto è stata conclusa con la proiezione di fotografie ritraenti le vestigia del passato a confronto con l’attualità. Saluti finali di Carlo De Paolis, Presidente del Comitato Festeggiamenti di Santa Fermina, con i ringraziamenti all’organizzazione e la consegna di due targhe al Dott. Enrico Ciancarini, Presidente della Società Storica Civitavecchiese, e al medesimo Mario Ortensi.  

 

 

 

 

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