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La proposta: intitolare loro l'area prospiciente l'Istituto Comprensivo "Don Milani"CIVITAVECCHIA - Protocollata presso il Comune la proposta di intitolazione alle Maestre Benni dell’area in Via Achille Montanucci prospiciente all’Istituto Comprensivo “Don Milani” recentemente riqualificata e fornita di nuovo arredo.
Le sorelle Corrada e Maila Benni, nate entrambe a Civitavecchia - rispettivamente il 4 marzo del 1932 e il 10 giugno del 1936 - sono state sempre unite sin dai primi passi del loro percorso formativo frequentando le Elementari, le Medie e il Magistrale (quest’ultimo, in Borgo Odescalchi). Abbracciato l’insegnamento, per acquisire punteggio hanno operato presso le Scuole Serali rivolte agli analfabeti svolgendo lezione in un negozio dismesso della Via medesima. Vinto il Concorso indetto dal Provveditorato degli Studi di Perugia, una volta trasferitesi a Foligno hanno insegnato a Norcia e nelle zone limitrofe (sovente disagiate) alle Serali e in altri contesti didattici, ivi comprese alcune classi accoglienti alunni diversamente abili. Vinto anche il successivo Concorso del Provveditorato di Roma, hanno potuto nuovamente prestare insegnamento nella propria Città di origine (in Borgo Pantano) e nel territorio circostante; nello specifico alla Farnesiana (area tra Tarquinia e i Monti della Tolfa) e a Santa Severa. Ciò, fino ad approdare definitivamente l’una, alla Scuola Elementare di Via Apollodoro (l’attuale Primaria “Gianni Rodari”); l’altra, a quella nella già citata Via Montanucci (attualmente ospitante, come detto, l’IC “Don Milani”) di Civitavecchia. Una vita, la loro, dedita all’insegnamento. Due persone, le suddette, che rientrano con merito nonché a pieno titolo nella storia cittadina; due figure indiscutibilmente di rilievo nell’ambito della nostra comunità, assolutamente meritevoli dell’intitolazione proposta dal sottoscritto (allora alunno di Maila). Peraltro, l’area in oggetto - dotata di fontanella, aiuole e panchine - si presta ad essere trasformata in un grazioso e variopinto giardinetto che potrebbe, alla bisogna, fungere da “aula all’aperto”. Ora provate ad immaginare cosa questo significherebbe in particolar modo dal punto di vista educativo. |
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