banner
banner

Developed in conjunction with Ext-Joom.com

cultura

Traduttore

Non solo Spread

Newsletter

Contatore

Visite agli articoli
14734491

Il gioiello sommerso

PDF Stampa Email

La Murata della Frasca di Civitavecchia potrebbe costituire il centro di una Zona di Tutela Biologica

Abbiamo già ricordato - in un’altra puntata della rubrica Zona Blu - le straordinarie peculiarità archeologiche e naturalistiche della “Frasca”, della quale voglio appena ricordare l’origine del nome.

La tradizione suggerisce che la “frasca” fosse un ramo infisso dai pescatori nel fondale per indicare l’ingresso alla baia senza finire con la barca su di una delle numerose secche tipiche della zona. Questa consuetudine portò al toponimo attuale. Le meraviglie di questa località favorita dalla natura non si limitano alla costa, ma si trovano, copiose, sotto la superficie del mare. Non ci intratterremo, stavolta, sugli avanzi che il passaggio di tante antiche civiltà ha qui lasciato; l’argomento è così vasto che merita un capitolo a parte. Tentiamo, ora,  di esplorare i fondali e la biodiversità degli stessi, ancora tanto vitale nonostante la vita marina di questo tratto di costa sia cinta d’assedio da più parti.

Tutti ricordiamo con sconcerto la moria di pesci unita ad un nauseante odore di cloro, che ha ripetutamente colpito la zona, le cui cause non sono mai state accertate, ed il fiorire della perniciosa mucillaggine sulle rocce ricche di un vario e variopinto benthos ora minacciato. Tuttavia, questo mare ferito sa ancora sorprenderci con degli spettacoli magnifici, qua e là si può osservare quell’incantevole acquario naturale del quale tanto raccontavano, con gli occhi ancora sorpresi da tanta bellezza i subacquei più anziani. Non a caso la “Frasca” è stata individuata come Sito di Interesse Comunitario dalle Istituzioni europee per proteggere la presenza nelle sue acque della posidonia oceanica, specie a rischio.

Il gioiello sommerso di questi luoghi, che non possono essere adeguatamente descritti ma vanno visitati, è sicuramente la Murata, un grande monolite roccioso che si erge con  incredibili pareti verticali in un contesto di fango e sabbia. Ambitissima meta di tutti i subacquei della città e della regione, che accorrono numerosi ogni volta che il meteo lo permette, la Murata, compresa tra i venticinque ed i quaranta metri di profondità, potrebbe costituire il centro di una Zona di Tutela Biologica primo passo per l’istituzione di un’Area Marina Protetta. Il centro perché intorno ad essa si ergono altri scogli, meno grandi ma altrettanto ricchi di vita, che costituirebbero un itinerario di valore assoluto. Un lampante esempio di quello che si potrebbe realizzare sono le secche di Tor Paternò, a largo della costa Romana. Protette dapprima da un’area di tutela biologica e in seguito divenute Area Marina Protetta gestita da un Ente Regionale (Roma Natura), dette secche sono meta di moltissimi subacquei che attivano un indotto economico di primo livello. Le visite sono regolamentate, com’è giusto che sia, in un’ottica di fruizione sostenibile.

Certo occorre una presa di coscienza da parte di chi, in modo criminale, ha strappato tutto il corallo dalle pareti della Murata stessa o da coloro che continuano illegalmente a calare delle reti sul cappello della secca o da quelli che si ormeggiano devastando  con le ancore  il fondale, che così non c’è futuro  e che le prime vittime di tale follia sono  proprio loro, i loro figli ed i loro nipoti. Forza, non è ancora tardi per regalare una speranza di vita al nostro mare e quella di un diverso e possibile sviluppo alla Città. 

Foto gentilmente concessa da Alberto Sbragaglia

Articolo correlato: https://www.lacivettadicivitavecchia.it/cultura-2/13779-riflessioni-sugli-scavi-alla-frasca

 

 

Questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità; scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie LEGGI INFORMATIVA PRIVACY.

Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information