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"Un percorso di riscoperta"

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Intrapreso dalla Società Storica Civitavecchiese  sulla scia di quanto ottenuto a beneficio di Aquae Tauri

CIVITAVECCHIA - Un notevole successo quello riscosso dalla visita guidata che la Società Storica Civitavecchiese ha organizzato

martedì presso il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, quale primo appuntamento del programma di riscoperta dei Luoghi di interesse culturale, archeologico e architettonico poco valorizzati. I numerosi partecipanti hanno potuto, per oltre due ore, ammirare la prestigiosa Biblioteca che, con i suoi oltre 136.000 volumi di Storia, Letteratura, Scienze e Geografia oltre quelli con tematiche propriamente militari, è da considerarsi una delle più ricche e complete dell’intero Comprensorio. Rilevante interesse ha suscitato la consultazione di alcuni incunaboli del 1400, di rari volumi e atlanti del XIV e del XV secolo decorati da preziose incisioni. Anche la visita al Museo Storico, inaugurato nel 1962, è stata seguita con attenzione, soprattutto il Sacrario dei Caduti e la Mostra in allestimento sulla Grande Guerra. Però è stata la suggestiva atmosfera delle due Cisterne Romane, antico castellum aquarum dell'Acquedotto di Traiano, a suscitare il maggior interesse. La solennità e l’ampiezza delle medesime - ancora intatte - dei monumentali archi e delle volte sostenute da imponenti pilastri ha meravigliato i molti che non conoscevano questo manufatto. <<Le cisterne - ha spiegato il Vicepresidente dell’Associazione, Daniele di Giulio, coordinatore dell’evento - seppur già citate da diversi Storici in tempi passati, sono state recuperate dall’Archeologo locale Ennio Brunori che negli anni ’80. Egli, attraverso la consultazione di piante e documenti di fine 1600, ha identificato e rinvenuto un locale utilizzato per la misura di portata dell’acqua il quale immetteva, tramite due stretti e separati ingressi con scale di pietra, appunto nelle due ampie Cisterne.>> I visitatori hanno potuto ascoltare, nella maestosità delle strutture e nell’atmosfera quasi surreale che il gioco di luci ed ombre ha reso ancora più suggestiva, la Storia nei secoli e l’utilizzo quasi contemporaneo di questi autentici tesori archeologici della nostra Città. Lo stesso Di Giulio, nel ringraziare tutto il Personale militare e civile del Cesiva di Via Terme di Traiano, che attraverso la propria disponibilità ha consentito la piena riuscita dell’iniziativa, ha ribadito come la Società Storica Civitavecchiese intenda avviare, così come avvenuto con Aquae Tauri e la valorizzazione del Sito stesso a livello nazionale, un percorso di riscoperta del Patrimonio archeologico e culturale che troppo spesso è dimenticato o addirittura trascurato.

Foto gentilmente concessa

Articolo correlato: https://www.lacivettadicivitavecchia.it/cultura-2/11574-un-presidio-di-scavi-e-di-tutela

 

 

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