Intitolata l’area giochi interna al Parco "Martiri delle Foibe"
CIVITAVECCHIA - Nonostante le condizioni climatiche avverse, nel Giorno del Ricordo, l’Amministrazione Comunale ha onorato la memoria del Maresciallo di Pubblica Sicurezza, Luigi Avellino, nativo di Civitavecchia (14/02/1903)
arrestato e infoibato dai partigiani titini, con l’intitolazione dell’area giochi del Parco “Martiri delle Foibe”. Ciò, nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Comitato 10 Febbraio e dalla Sezione locale dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia. La cerimonia ha visto la partecipazione di Pierpaolo Paoletti, giunto dalla città di Grado (Gorizia) e nipote del suddetto, il quale ha dato lettura della toccante lettera scritta da sua madre Diana Avellino, figlia del martire, nella quale ringrazia il Sindaco Ernesto Tedesco, il consigliere comunale Vincenzo Palombo, Silvano Olmi presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio, Paolo Giardini, promotore dell’iniziativa, la Città di Civitavecchia e ricorda:
“Il 3 maggio 1945 fu arrestato dai partigiani slavi - avevo 9 anni- e l’ultima volta che l’ho visto, era alla finestra dell’istituto magistrale di Gorizia, trasformato in carcere dai comunisti slavi. Ricordo le sue parole: non preoccuparti domani ci lasciano. Purtroppo, non fu così e dal quel giorno non si seppe più nulla, anzi calò silenzio per tanti anni. Ad oggi, non sappiamo dove è finito mio padre”.
Successivamente in prossimità dell’area giochi, Tedesco e Paoletti hanno scoperto la targa, benedetta dal cappellano militare Don Massimo Carlino. A conclusione, l’Inno nazionale cantato dai rappresentanti delle autorità politiche, civili, militari, religiose, delle associazioni d’arma e combattentistiche, della polizia di stato, della croce rossa italiana, delle associazioni di volontariato e dai cittadini intervenuti. Il Coordinatore del Comitato 10 Febbraio e presidente della Sezione ANSI, Paolo Giardini, ha espresso gratitudine al Primo Cittadino per la sensibilità manifestata nel ricordare degnamente, in ogni occasione, questa tragica pagina di storia nazionale - purtroppo, per troppo tempo rimasta celata - e per aver condiviso, fin da subito, la proposta di intitolazione a Luigi Avellino così come avvenuto per l’anfiteatro a “Norma Cossetto”.
Foto gentilmente concessa
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