 Canale Monterano in prima linea contro il passaggio del Servizio ad Acea Ato2
CANALE MONTERANO - <<L’Acqua è pubblica e tale deve rimanere, nel rispetto della volontà referendaria che si è detta contraria ad ogni forma di privatizzazione>>. A pochi giorni dalla scadenza della diffida della Regione a passare
il Servizio di gestione all’Acea Ato2 fissata allo scorso 31 dicembre, il Sindaco Angelo Stefani ribadisce la propria contrarietà e lo fa “nella consapevolezza che ciò può determinare conseguenze in termini di imputazione di eventuali danni erariali in capo alla propria persona”. Il Primo Cittadino ed il Comune, dunque, restano pronti a portare avanti ad oltranza la battaglia in tutte le sedi competenti. <<La nostra è la posizione del Coordinamento Acqua Pubblica Lazio - spiega - Un ricorso da noi presentato al Tar, assieme ad altri 7 Comuni, è in via di definizione. Con il medesimo chiedono l’annullamento della diffida anche Agosta, Arsoli, Capena, Civitavecchia, Ladispoli, Marano Equo e Roviano. Tra le altre cose abbiamo formulato eccezione di costituzionalità sia per quanto riguarda lo strumento del Decreto Legge sia sulla ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regione. Altro rilievo sollevato è che detta Spa, scelto come soggetto gestore senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, non può essere considerato quale Società in House dei Comuni partecipanti all’Ato 2 della Regione e non possiede i requisiti per poter essere individuato quale futuro possibile gestore unico all’interno degli Ambiti di bacino idrografico>>. La posizione di Canale Monterano è quindi quella “di resistere ad ogni tentativo di sottrarre le gestione pubblica dell’Acqua alla collettività” e Stefani, all’uopo, si fa altresì promotore di un’azione che, attraverso la convocazione di un’Assemblea pubblica, riunisca gli Amministratori che, in tal senso, non hanno ancora ceduto. <<In questo territorio riuniremo a breve, in attesa dell’esito del Ricorso, i Sindaci di Civitavecchia, Antonio Cozzolino; Ladispoli, Crescenzo Paliotta ed Anguillara, Francesco Pizzorno per mettere a punto delle azioni. Da valutare una possibile gestione mediante Consorzio dei Servizi idrico Comunali. Non saremo firmatari della privatizzazione della nostra Acqua, piuttosto ci faremo commissariare. Sul principio dell’Acqua come Bene pubblico, nell’interesse primario delle nostre collettività - ribadisce- non è possibile cedere>>.
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