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"Un ecosistema culturale"

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Auspicato all’inaugurazione della Sala del Mitra

TARQUINIA - Un ecosistema culturale concretamente coinvolgente le Istituzioni ad ogni livello ed i privati. E’ quanto è stato auspicato quest’oggi

dal Direttore del Polo Museale del Lazio, Edith Gabrielli e dagli altri Relatori in occasione dell’inaugurazione della Sala del Mitra interna alla struttura museale cittadina. <<Polo - ha ricordato la suddetta - includente altresì quelle di Cerveteri e Vulci, che, insieme alla citata, dovranno essere considerati quali organismi concatenati ed interagire nella prospettiva di una sinergia, sebbene nel rispetto delle singole individualità. Ed in tal senso, l’odierno, importante passaggio, ossia la restituzione alla città del gruppo scultoreo in oggetto, è un significativo tassello di civiltà. Occorre dunque uno sforzo collettivo affinché questo Museo, che oggi ribolle di presenze, sia sempre più frequentato da cittadini e turisti. Ed all’uopo è già possibile tracciare alcune linee della futura azione museologica. La prima, riguarda la pulizia, la manutenzione ordinaria e straordinaria del luogo e la qualità dell’accoglienza che vi si richiedono; la seconda, è legata all’importanza del contesto, il Palazzo Vitelleschi, un gioiello del ‘400 che ha vissuto altre, importanti fasi della Storia; la terza, inerente l’esigenza di comunicare di più e meglio i legami concreti, vivi, reali che detto Museo stabilisce con il territorio>>. A seguire, il Colonnello Alberto De Regibus, ha dettagliato il rocambolesco ritrovamento del gruppo suddetto, sottolineando l’ottimo e proficuo operato del Ministero compente nelle fasi successive al medesimo. La Soprintendente Alfonsina Russo Tagliente, ricordando Tarquinia quale Sito Unesco, ha sottolineato come il ritrovamento suddetto abbia permesso di individuare dove si è sviluppato il culto del Mitraismo e recuperare vari frammenti oltremodo indicativi della provenienza della scultura. Fondamentale, come rimarcato anche da quest’ultima, l’apporto della Dott.ssa Maria Gabriella Scapaticci. <<Il Mitra è il simbolo della Tarquinia Romana come i Cavalli Alati lo sono di quella Etrusca. E lo scavo continua - ha poi preannunciato - ed essendo stato affidato all’Università di Verona potrà attivamente coinvolgere altresì dei giovani in un qualcosa che interessa molti Studiosi europei e di altri Paesi esteri>>. Silvia Grassi, Presidente della Fondazione Etruria Mater, nel ringraziare tutti gli attori dell’operazione complessiva, ha rivolto un plauso all’operato delle Imprese che, sostenendo l’impegno degli stessi, hanno in più stimolato nuovi e buoni progressi. Tra i medesimi, l’Enel. Presente in rappresentanza della Spa, l’Ing. Giulio Leoni: <<Un partenariato; una nuova collaborazione per capire se è possibile creare del valore condiviso. Per questo siamo e saremo tra i primi sostenitori>>. Infine, il Ministro Dario Franceschini: <<Occorre attrarre il Turismo internazionale in un modo intelligente. Spesso i luoghi che conservano tali reperti sono troppo affollati perché piccoli. Tarquinia, invece, ha tutti i requisiti e va incontro ad un pezzo della filosofia che è alla base delle scelte del Ministero. Sovente i suddetti sono esposti all’interno dei Musei più importanti piuttosto che nei luoghi di provenienza. A riguardo, c’è una mia precisa Direttiva, quella riguardante il Museo Diffuso. Quindi, fatti concreti in un'unica direzione.>> Ad apertura degli interventi, quello del Sindaco Mauro Mazzola, che ha invitato a sottoscrivere uno specifico Protocollo d’Intesa, rimarcando inoltre la necessità di preservare siffatti Beni da vandalismo e depredazioni. <<Al pari dei Cavalli Alati - ha dichiarato - il Mitra risalterà quale avvincente>>.

Foto e video a cura di Sara Fresi

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=GVw8y6SSw6M&feature=youtu.be

 

 

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