 Al momento è il più grande ipogeo tarquiniese dipinto di età arcaica
TARQUINIA - L’11 aprile 2015, nella Sala delle Arti della Biblioteca Comunale, il Soprintendente Alfonsina Russo Tagliente ha presentato il progetto “Scopri con noi i colori della Tomba Bartoccini.” Il medesimo,
promosso dall' “Associazione Amici delle Tombe Dipinte” e dal Comune, in collaborazione con l’allora Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale, era ed è ancora finalizzato alla raccolta fondi per la prosecuzione del restauro della suddetta, mancante, per essere concluso, solo della stanza sinistra. Domani (martedì 20 dicembre), grazie proprio alla Campagna di sensibilizzazione di cui sopra, avrà inizio il restauro della parete di fondo della stanza stessa, per poi proseguire, nei prossimi anni, man mano che altri fondi verranno raccolti. Il sepolcro, datato intorno al 530-520 a.C., è al momento il più grande ipogeo tarquiniese dipinto di età arcaica con una pianta che, per la sua complessità, si distingue da quella delle altre Tombe contemporanee e che, fatto alquanto eccezionale per Tarquinia, assimila probabilmente detta Tomba ad una dimora terrena. La decorazione dipinta è di straordinario effetto ornamentale. La Tomba Bartoccini è inoltre nota per l’inusuale presenza di numerosi graffiti, prova indiscutibile della frequentazione dell’ipogeo in età medioevale; frequentazione che è stata messa in relazione con l’attività, nella dell’Ordine dei Templari. Consultando il sito web dell’Associazione (www.amicitombeditarquinia.eu), appunto alla voce “raccolta fondi” è possibile visualizzare i nomi dei donatori che, con generosità, hanno consentito di effettuarne il restauro; mentre alla voce “video” è possibile effettuare la visita virtuale del sepolcro. I lavori in oggetto si concluderanno entro il mese di febbraio 2017. Sono previste visite al cantiere, riservate a coloro che hanno effettuato le donazioni.
Foto gentilmente concessa |
