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"Long life learning"

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Si conclude la prima fase del Festival "Pagine a Colori" 2016

TARQUINIA - Tra incontri, mostre, attività ludico-didattiche si chiude quest’oggi la prima fase di “Pagine a Colori”, Festival dedicato all’Illustrazione e alla Letteratura per

bambini e ragazzi. E cosa vi stia accdendo ormai da un mese, ce lo dicono, con entusiasmo, dall’organizzazione stessa: <<Accade, per esempio, che arrivino un centinaio tra i bambini  e ragazzini al giorno, per lo più alunni dell’Ic “Ettore Sacconi” di Tarquinia (ma anche da Civitavecchia e dalla provincia), a visitare la Mostra, leggere libri, discutere, scambiarsi parole e sguardi. - sottolinea il Direttore artistico, Roberta Angeletti - Accade che l’ex Sala capitolare degli Agostiniani di San Marco sia transitata per tutto il tempo da persone di ogni età e che una sessantina di studenti dell’Iiss “Vincenzo Cardarelli” si avvicendino, sgomitando un po’ per il piacere di venire più spesso, nel divertente quanto estenuante “servizio” di guidare le scolaresche tra i libri e le illustrazioni di 14 artisti di livello internazionale. Accade che a Mara Stefani, tenace tirocinante universitaria a nostra - quasi completa- disposizione, venga in mente di animare i pomeriggi con giochi da tavolo e letture e che nei freddi pomeriggi infrasettimanali ivi si riversino decine di marmocchi. Accade anche che i nostri ospiti, autorevoli rappresentanti della Cultura e dell’Editoria che spesso vengono da molto lontano, ci dicano  di non aver per nulla sospettato un livello e una qualità così alti e che restino letteralmente  incantati da questa mostra e dalle tantissime iniziative. Accade che i gomitoli di lana che impreziosiscono l’allestimento, si accorcino visibilmente, giorno dopo giorno, per l’intervento non richiesto ma graditissimo di tutte le nonne che vengono qui e che, sedute sulla comoda poltrona, iniziano a sferruzzare raccontando le storie della loro infanzia davanti a tanti bambini affamati di parole e di Poesia…Accade poi che per il rilascio della Carta d’Identipac si crei un’autentica coda di nonni e bambini (e non solo) davanti all’Ufficio Anagrafe del Comune. Accade che il nostro ospite Alex Corlazzoli, Giornalista, scrittore e maestro elementare (nella foto), crei un vero proprio tumulto di entusiasmo e che il numeroso pubblico resti confuso e inebriato dalle tante sferzate di energia e di coraggio che lo stesso infonde negli animi di coloro che, per amore o per forza, si ritrovano a rivestire il ruolo di Educatori. Accade che Alex, andandosene, ci lasci un messaggio che dice “grazie del dono dell’incontro, ho imparato tante cose qui da voi” e che anche sul libro delle firme ci si accorga di quanto spesso ricorra la parola “grazie” e di quante emozioni affiorino nelle parole di tanti visitatori forestieri, sorpresi, dicono e scrivono, di questa inattesa magia. Accade che vengano a visitare la Mostra gli anziani del Centro Diurno e di quello per i Malati di Alzheimer, con cui abbiamo in vario modo collaborato, e che si divertano, si commuovano e si ritrovino nelle foto esposte risalenti a quando, bambini infiocchettati, stavano allineati e composti accanto al loro maestro d’altri tempi, per quel clik che avrebbe conservato a lungo i loro sguardi di stupore. Accade che “Pagine a Colori” invii chiari segnali di una piccola rivoluzione in atto, di quelle che si fanno con passione e chiarezza di obiettivi, ma anche con pazienza e determinazione. Una rivoluzione “discreta”, guidata da chi organizza la manifestazione ed a cui si affiancano uniti genitori, insegnanti, qualche figura istituzionale e tanti ragazzi e che ha come obiettivo quello di arginare la brutalità che ci circonda, di favorire in tutti i modi possibili esperienze estetiche significative per piccoli e grandi, di realizzare concretamente l’idea di un Long life learning quanto mai richiesto in un mondo che evolve così rapidamente e di recuperare infine la forza innovativa che scaturisce dall’incontro tra arte, comunicazione e linguaggi e dalla condivisione di tutto ciò tra persone di età e provenienze differenti in un’ottica che vede possibile la costruzione di una società autenticamente inclusiva. Se a “Pagine a Colori” non accadono le solite cose, vuol dire che queste cose producono cambiamenti, aprono finestre, suggeriscono strade, stimolano domande, fissano ricordi, suscitano emozioni, dimostrando che la Cultura è nutrimento necessario per coltivare speranza di miglioramento in ogni ambito della nostra vita>>.

Foto gentilmente concessa

 

 

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