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Il “MAST” riapre

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MastTarquiniaFino ad ottobre sarà possibile visitare gratuitamente il sito, accompagnati da una guida

TARQUINIA - Da domani riaprirà il Museo di Arte Sacra a Tarquinia. Fino ad ottobre, tutti i giorni sarà possibile visitare gratuitamente, accompagnati da una guida, il sito ospitato all’interno del Palazzo Vescovile (in via Roma, 11).

Il Museo, intitolato al Vescovo Carlo Chenis, è ospitato nell’edificio dell’Archivio Storico Diocesano, di epoca rinascimentale che ingloba preesistenze medievali. Sono ancora oggi visibili nel succedersi delle stanze, interessanti decorazioni, fascioni e pitture allegoriche murarie. Nelle forme attuali è stato voluto a partire dal 1737 dal bolognese cardinale Pompeo Aldovrandi, che resse la Diocesi di Montefiascone e Corneto dal 1734 al 1752. Situato al piano nobile del Palazzo, il percorso museale si snoda in undici sale e in una galleria con i ritratti dei prelati illustri, che sfocia nella sezione tarquiniese dell’Archivio. Dal salone si accede alla cappella vescovile e alla sala che contiene le tavole cinquecentesche: La Madonna del Latte o della Neve del Pastura (Antonio del Massaro dal Viterbo), la Tavola dei Casenghi (Sant’Antonio Abate tra San Sebastiano e San Rocco) e quella della Deposizione con l’Addolorata di Mastro Monaldo Trofi (1480-1537) di cui il Museo conserva altre due tavole: l’Adorazione dei Magi e la Nascita di Maria. Nelle sale sono esposti busti reliquiario quattrocenteschi, argenterie, reliquiari, paramenti, oggetti della pietà popolare, arredi liturgici, mobilia, tele e dipinti provenienti dai numerosi edifici di culto esistenti in Tarquinia, città delle torri e delle chiese. Di notevole interesse la tavola del SS. Salvatore (fine sec. XII) che ricorda le antiche feste cornetane d’agosto, le pale d’altare provenienti dal Duomo di Santa Maria e Margherita (tra cui le opere del Campanella e un pregevole San Sebastiano del pittore seicentesco G. F. Romanelli). È tornato al Museo il ciclo di Santa Croce del pittore Matteo Pennaria e alcune pale della tradizione dei Servi di Maria. Attraverso la galleria dei Vescovi e dei Pontefici, si torna alle due sale iniziali dove è da notare la Madonna di Cibona di Pierfrancesco Mola e nel salone le due splendide pale d’altare commissionate da San Paolo della Croce a Tommaso Conca (1750 - 1815) per il ritiro della selva di San Pantaleo, ultimo da lui fondato e voluto a Corneto. Raffigurano la Desolata (Maria Addolorata), San Michele e la Maddalena (protettori dei passionisti). Uno stendardo, una tela della Crocifissione, reliquiari e arredi ricordano il patrimonio artistico e religioso delle numerose Confraternite e Corporazioni di Tarquinia, tra cui quelle del Gonfalone e di San Giuseppe e la celebre Università dei Calzolai, con il tipico culto di San Crispino e San Crispiniano.

Orari di apertura (ingresso libero):
martedì e mercoledì ore 9.00-13.00
giovedì e venerdì ore 16.00–19.00
sabato 9.00-13.00 e 16.00-19.00
domenica 10.00-13.00
lunedì chiuso 

Informazioni e prenotazioni:
0766 840843
347 3688025
328 4731784.

 

 

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