Marianna Zappi si apre con emozione ai nostri taccuini
CIVITAVECCHIA / LONDRA - Una bella sensazione di soddisfazione, quella provata da Marianna Zappi, comprensibilmente consapevole di avere tanto X Factor nelle sue corde vocali e non solo.
<<Mi sento serena; ed è la prima volta dopo tanti anni - ci rivela subito - Da qui sono andata via per la mia voglia di arrivare, di realizzare un qualcosa di veramente importante. In Italia non mi sarebbe stato possibile>>. Partita da sola, senza nessun “Piano B”, con pochi soldi in tasca, precisamente 9 anni fa (l’incontro con la Civetta è avvenuto proprio il 17 settembre) la singer, grazie all’imprinting internazionale datole in dono dalla sua Maestra - l’indimenticabile Lorena Scaccia - ha avuto tuttavia la preziosa opportunità di viaggiare agevolmente tra le note inglesi, senza per questo dimenticare le proprie radici musicali, altresì visitando posti diversi, scoprendo cose nuove, nell’intento di comprendere sempre meglio fino a che punto si potesse spingere al fine di mantenere tutte le promesse fatte a sé stessa. <<In tal senso sono una che non si accontenta mai - ricorda - Attualmente sto sperimentando, sebbene in modo molto selettivo, pezzi Pop, Rock e classici, ma sento forte l’influenza della Musica Etnica, in particolare dei suoni provenienti da Africa e Giamaica>>. Sperimentazione acustica, la sua, immersa nel sogno-realtà di vivere una vita spesa con una chitarra sempre sopra le spalle. <<Ora ritorno a Londra, a testa alta e con le spalle dritte, portando con me la nostalgia per papà - che purtroppo non posso vedere spesso come vorrei – ed il ricordo di mamma. Ma anche con il calore di tante amicizie, di cose emozionanti che non avrei mai immaginato di poter ritrovare o scoprire. Una volta, una persona, sentendomi cantare, mi ha detto che dentro porto la luce. E’ in assoluto la cosa più bella che mi si potesse dire. Cosa sperare di più che essere luce per gli altri?>> Ed oggi per la Zappi è tempo di un altro ritorno, quello alla City. Magari non sarà difficile incontrarla in qualche parco londinese, munita della sua sei corde, di fogli di carta e di una penna. <<Immersa nel verde di un parco, perché lì - conclude sospirando un po’ - il mare non c’è>>. Grazie inoltre per aver definito stimolante la nostra intervista, Marianna. Ti auguriamo tutto il blu possibile.
Foto gentilmente concessa da Annarita Pipponzi
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