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Commuove e diverte la commedia diretta ed interpretata da BuccirossoCIVITVECCHIA - Commozione e risa, sovente quasi nel contempo, hanno inevitabilmente attraversato, sabato scorso, le poltrone del Teatro "Traiano" in occasione dell’apertura stagionale affidata ad un grande come Carlo Buccirosso e ad un Cast di altri, bravissimi attori. Sul palco, le vicissitudini di “Una famiglia quasi perfetta”; con un uomo che, dopo aver scontato in carcere la pena per l’omicidio di sua moglie, vorrebbe ricrearsi un proprio nucleo familiare andandosi a riprendere il figlio avuto con la medesima e, nel mentre, opportunamente affidato dal Tribunale ad un’altra coppia. Figlio che, soffrendo la Sindome di Matusalemme, egli infine rivede, sebbene già ventinovenne, costretto in un corpo “di bambino”. Da qui, la rappresentazione scenica della realtà di pregiudizi e quant’altro con cui le persone affette da tale Sindrome si ritrovano ingiustamente a scontrarsi nella vita di tutti i giorni. Pregiudizi, espressi anche attraverso l’iniziale, convinto rifiuto del padre stesso, che sembra non percepire - e men che meno comprendere - il suo essere “diversamente slanciato” (come lo definisce amorevolmente la madre adottiva) o “diversamente abile al lavoro” (dalle parole del papà adottivo). Una commedia ben fatta, ad iniziare dalle battute serrate ed incisive dell’attore / regista suddetto, che sa pescare nella tradizione napoletana (non solo con delle citazioni) ed andare ben oltre i confini della stessa; riuscendo oltremodo a toccare l’anima. Foto “by” Gilda Valenza tratta da www.culturaecultura.it |
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