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"Love Stroll" e "Salissolo"

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ElenaPaparussoPrimo doppio appuntamento nell'ambito del progetto “Una Striscia di Terra Feconda"

CIVITAVECCHIA - Venerdì 27 alle ore 21:00 presso la Cittadella della Musica, primo dei quattro appuntamenti rientranti nell'ambito del progetto “Un Striscia di Terra Feconda” in versione OltreRoma. Trattasi di Love Stroll, che vedrà sul palco Elena Paparusso (voce), Francesco Caligiuri (sassofoni), Francesco Poeti (basso) e di Salissolo con Antonello Salis (solo fisarmonica). Di fatto, un doppio imperdibile appuntamento.

Love Stroll vuole essere un progetto dedicato alle variopinte avventure descritte da Calvino in alcune delle sue novelle da “Gli Amori Difficili” a vari racconti come “Prima che tu dica pronto”. Le storie descritte sono spesso statiche, volte alla narrazione di un movimento interiore, più che esteriore. Il titolo “stroll”, passeggiata, ammicca ironicamente all’assenza di un moto concreto esteriore e ci indica la possibilità di descrivere attraverso la musica gli angoli interiori delle sensibilità indagate in questi racconti che invece sembrano mutare continuamente. I brani, introdotti da frammenti dei racconti da cui traggono spunto, vogliono, inoltre, ricostruire una trama tra i fili di versi composti da autori contemporanei. Italo Calvino ci aiuta a tessere un nuovo racconto tra le pagine di differenti poeti, anche lontani tra loro, grazie alle composizioni originali, i cui testi sono ispirati a diversi poeti contemporanei. Ridisegnare la mappa dei propri desideri sacri, per stabilire un nuovo magnetismo con la poesia contemporanea. Un’occasione per creare un ascolto più profondo di testi,adattamenti per liriche di brani originali, che ci ricollegano con un sentire spesso anestetizzato dalla frenesia che ci circonda. Il trio vuole creare un tempo sospeso, attraverso l’utilizzo di raffinate armonie, melodie inattese e testi provenienti da diverse culture. Le sfumature sonore che ne derivano desiderano dischiudere nuove possibilità di avvicinarsi alla musica e ai testi, in uno scenario dell’immaginazione dai contorni duttili ed accoglienti.

A chiudere questo primo appuntamento, l’esplosivo concerto di Antonello Salis, in Salissolo. I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso. La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente. Antonello è la musica, nel suo corpo c’è musica, riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo. Suona la fisarmonica, la percuote, la possiede come fossero un corpo. Il repertorio è il più misto possibile e immaginabile: si va da sue composizioni originali a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione, che per Antonello è una regola d’arte, molto più della composizione. Stordisce il solo di Antonello Salis. Stordisce chi spera di ascoltare una fisarmonica in stile jazz; stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, sardo di nascita e romano di adozione. Salis è un pianista e fisarmonicista jazz, però usate questa definizione soltanto se andate a cercare i suoi dischi nei negozi, altrimenti rischiate non vi creda nessuno. Compone, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia.

Nella foto gentilmente concessa: Elena Paparusso

 

 

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