Ultime News
Ovunque tranne che nei contenitori
01-07-2024 11:53:59“Vicino / Lontano”
01-07-2024 11:34:17Canne tagliate più volte
01-07-2024 11:14:59Bagnanti alle prese con la monnezza
01-07-2024 11:03:05Composizione del nuovo Consiglio Comunale
27-06-2024 13:02:08“Insieme possiamo costruire il futuro che Civitavecchia merita”
27-06-2024 12:30:26Comprensorio
Traduttore
Newsletter
Contatore
- Visite agli articoli
- 14712932
|
|
che, tra il 558 ed il 560, ebbe una corrispondenza con Papa Pelagio I. Ciò, riferendo che i soldati affermavano di aver ricevuto un rescritto, dall’Imperatore in persona, che dava loro la possibilità di avere assistenza religiosa da un prete, un diacono ed un suddiacono. Il Papa esortò il Vescovo Lorenzo ad esaminare le tre figure incaricate per il sostegno spirituale. Alla fine del VI secolo il Vescovo Domenico, nome che compare fra i sottoscrittori degli Atti dei Concili Romani del 595 e del 601, inviò un’epistola al benedettino Papa Gregorio I detto Papa Gregorio Magno, per raccomandargli Luminosa, vedova del Tribuno Zemarco. Quest’ultimo aveva anche una responsabilità di natura civile che, all’interno della lettera papale, veniva definita “comitiva”, relativa all’amministrazione delle imposte o delle pubbliche finanze. Dopo la morte del medesimo Zemarco, fu concesso a Teodoro Palatino, responsabile dell’amministrazione finanziaria imperiale, di portare a chiusura l’azienda e la vedova, contraria a tale decisione, chiese protezione al Vescovo di Roma. A fronte di questa situazione, il Pontefice inviò a sua volta una lettera al Vescovo Centocellense, affinché la donna fosse messa in grado di portare avanti gli affari dell’azienda.
Alcune informazioni sono state tratte dall’opera di Carlo Calisse “Storia di Civitavecchia”, Vol. I, Atesa Editrice, Bologna 1983, Cap.V, pp.48-51, Parte I. Foto: fonte http://www.classicaonline.com/storia/07-04-06.html
|
|