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Non sono molte le testimonianze pervenute ai giorni nostri; si narra solamente di alcuni rari avvenimenti che gli stessi scrittori dell’epoca reputavano degni di nota. Si ricorda, ad esempio, che “nell’anno 963 avvenne in Civitavecchia lo sbarco di Adalberto II ( vissuto dal 931 al 975; 6° marchese d’Ivrea ), figlio di Berengario II, re d’Italia, che proseguì per Roma, ove lo aspettava ed onorevolmente lo accolse il Sommo Pontefice Giovanni XII, che di lui sperava potersi valere per scuotere dalla Chiesa e dalla città di Roma la pesante autorità dell’imperatore tedesco Ottone: ma furono speranze o tentativi, che non poterono per allora avere qualsiasi risultato”. Tale fatto venne ricordato da Liutprando, Vescovo di Cremona, seguace di Ottone. Egli scrisse: <<Adelbertus, invitante papa, a Fraxineto rediens, Centumcellas advenit; dein Romam profectus, non ut debuit repudiatus est, sed honorifice a papa est suspectus>> a testimonianza di tale, importante evento.
Alcune informazioni sono state tratte dall’opera di Carlo Calisse “Storia di Civitavecchia”, Vol. I, Atesa Editrice, Bologna 1983, Cap.III, pp.98-99, Parte II. Fonte dell’incisione: http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/CM010-03826/ © Riproduzione Riservata |
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