Il “Mascherone”, che guarda fisso ed austero verso mare, racchiude in sé una storia interessante, in parte ricordo di tempi passati. In questo nuovo numero della Rubrica Itinerari, l’interesse va proprio all’acqua, in quanto elemento vitale che garantisce l’esistenza della vita e di cui nessuno di noi può fare a meno in quanto risorsa preziosa; oggi come all’epoca. Ed affronteremo questo viaggio a ritroso indossando gli anfibi da trekking in compagnia di Claudia Tisselli, alla quale vanno, sin d’ora, i nostri ringraziamenti per averci rilasciato un’interessante quanto istruttiva intervista. Perché fu costruita tale Fontana?

<<Era necessario che l’acqua arrivasse fino al Porto; soprattutto per garantire i rifornimenti alle imbarcazioni. Per tale motivo, la Fontana stessa fu realizzata su ordine di Papa Benedetto XIV>>. Esisteva già un tracciato da cui passava la suddetta risorsa? <<Un tempo era presente l’Acquedotto, considerato dai più come un’importante opera di ingegneria idraulica; tutt’oggi è ancora possibile ammirarne alcune parti. Agli inizi del ‘700, dopo che la struttura edilizia fu sottoposta a restauri, l’acqua da Allumiere arrivò a Civitavecchia>>. Quali furono i materiali utilizzati per realizzare l’importante opera architettonica in oggetto? <<Questa Fontana monumentale fu costruita completamente in travertino dall’Architetto Luigi Vanvitelli nel 1743. In essa è raffigurata una grande testa dalla cui bocca, allora, sgorgava appunto dell’acqua e la medesima è inserita all’interno di un’edicola avente il timpano curvilineo>>.