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Zona "troppo poco" Industriale

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L'Opposizione: <<I privati investono se c'è prospettiva>>

CIVITAVECCHIA - Zona Industriale, Case Turci, Torre D’Orlando, Retro-Porto e Poggio Elevato. Queste, le 5 marco-aree (ricomprese tra la località La Scaglia ed il Comune di Tarquinia)

che l’Opposizione Consiliare di Civitavecchia ha preso nuovamente in esame ieri nel corso di una Conferenza Stampa in Aula “Luigi Calamatta”. <<Zona, la suddetta, che si presenta come un puzzle indistinto, in quanto carente di servizi, con settori tra di essi scollegati e non costituenti quella filiera che invece potrebbe essere foriera di sviluppo e lavoro. Uno stimolo, il nostro, nei confronti dell’attuale Amministrazione Comunale, che possa fornire alla medesima il destro per atti concreti. Ciò, altresì in considerazione dell’assenza di un Assessorato specifico>> (Piendibene). <<Ci poniamo da pungolo per promuovere un approccio diverso alle problematiche sopra richiamate, in una città in cui le vertenze lavorative si stanno moltiplicano giorno per giorno e, nel contempo, non si propone, di fatto, una vera alternativa. Ricette, quelle finora proposte, finite in un pantano se non del tutto naufragate. Un tessuto imprenditoriale in evidente crisi, che non vede il sostegno dell’Ente e privo di incentivi che possano attrarre importanti investitori.>> (Grasso). Da qui, l’invito agli Amministratori pentastellati a non tartassare oltremodo gli Imprenditori superstiti e, nell’eventualità (remota?) quelli a venire ed a smetterla di dire <<no a prescindere>>, sbloccando alcune delle procedure il cui, ufficiale avvio risale all’Amministrazione guidata da Moscherini e, ancor prima, a quella targata De Sio (il quale, tra l’altro, fu poi nominato da quest’ultimo, quale Assessore allo Sviluppo Sostenibile ndr). <<Non vorremo che, con detti iter avviati, ad un certo punto, arrivasse l’Arabo di turno a cui piace il Porto e che dal Comune stesso si rispondesse “Poi si vedrà” - ha esordito De Paolis - Occorre una pianificazione in riferimento al territorio; attualmente non c’è speranza che vi si possa fare qualcosa di imprenditoriale. Il mio auspicio è che la Commissione Consiliare Lavoro arrivi dove non arriva l’Amministrazione. Anche il progetto sulle Terme, una volta per un motivo una volta per un altro, è fermo da anni; e tra quattro o cinque la situazione, dal punto di vista lavorativo, sarà disastrosa; vedi il comparto energetico. Si inizi a dire “si” e ci si concentri sulle ragioni che uniscono, piuttosto che su quelle che dividono.>> Quanto detto, in più ricordando le opportunità offerte dalle nuove Commissioni Consiliari recentemente approvate ed aventi funzione redigente. Stella: <<Gli insediamenti industriali - se inoltre si ritorna con il ricordo agli anni ’70 quando fu creato il Gruppo Artisti Calamatta - sono veramente pochi e di recente una grande Impresa che aveva espresso l’esigenza di allargarsi richiedendo spazi  per dei depositi, ha ricevuto a sua volta un diniego. Questo, penalizzando la città di ulteriori 100 posti di lavoro, tra servizi ed indotto. Opportunità, quest’ultima, infine sfruttata dalla stessa Tarquinia.>> E sperando in una risposta positiva almeno a riguardo delle aree ricomprese nel “Patto degli Etruschi”: <<La nostra è una Città ripiegata su sé stessa, in ginocchio. Occorre lavorare seriamente per far mettere a frutto le molte potenzialità che possiede>>. <<Lavorare, con lunga progettazione ma anche nelle cose più piccole ed immediate - ha integrato Perello - Molti sono in Cassa Integrazione, c’è povertà, si compra sempre meno. Non si può mettere, come si suol dire in questi casi, la polvere sotto il tappeto>>. E di nuovo Piendibene: <<Possiamo già immaginare cosa risponderanno dall’Amministrazione: “E i soldi?”. La finanza di progetto - ha “ribattuto” - potrebbe offrire tantissime opportunità. I privati, però, investono se c’è prospettiva. Ora confidiamo dunque nelle Commissioni>>. A chiusura, Girolami, il quale, sollecitato dalla domanda di un nostro Collega, ha definito gli Amministratori grillini come viventi, in tal senso, nell’irreale: <<Per il lavoro non c’è luce - ha “sentenziato” - Il tasso di disoccupazione cittadina - ha ricordato in conclusione - è altissimo>>. 

 

 

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