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"Uno dei problemi cruciali"

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Istituzionali locali al Ministero; obiettivo: ridurre l'impatto ambientale

CIVITAVECCHIA / ROMA - Sindaco, Assessore e Presidente della Commissione Consiliare Ambiente di Civitavecchia sono stati di recente ricevuti al Ministero competente dall'Ingegner Venditti, Responsabile della Direzione generale

per le valutazioni ambientali. Presenti anche il Presidente dell'Autorità Portuale ed i suoi collaboratori. Oggetto dell'incontro tra Cozzolino, Manuedda, Menditto e Di Majo con il suddetto: la prescrizione Via non ottemperata fin dal lontano 1997, relativa all'elettrificazione delle banchine del nostro Porto. <<Abbiamo fatto presente che l’inquinamento derivante dal traffico portuale  è uno dei problemi cruciali del nostro territorio - spiega il Primo Cittadino - È impensabile che da 20 anni ci siano prescrizioni non ottemperate. L'ostacolo più difficile da superare è la mancanza di una Legislazione europea e nazionale che imponga agli Armatori di utilizzare le banchine elettrificate: questo buco normativo ha fatto si che in alcuni Porti si siano realizzate tali infrastrutture ma che poi queste ultime siano state assai poco utilizzate.  Abbiamo chiesto al Ministero di superare queste problema. In attesa, quindi, che il Parlamento intervenga con una decisione in materia, abbiamo affermato di essere disponibili ad accogliere soluzioni alternative al problema dei fumi nello Scalo, fermo restando che la prescrizione relativa alle banchine in oggetto rimane efficace fino all’avvenuta applicazione di sistemi alternativi di abbattimento delle emissioni. Il Ministero ha concordato con noi su questa chiave di lettura ed ora l'obiettivo delle tre parti in causa (Ministero, Authority e Comune) è attuare soluzioni che abbattano l'impatto ambientale. Nei prossimi giorni il Ministero stesso darà dei termini, entro i quali l’Autorità Portuale dovrà individuare soluzioni alternative efficaci. Nel caso in cui tali proposte fossero valutate come tecnicamente ammissibili, si dovrà definire un Crono-Programma di attuazione ed evitare che rimangano su carta per i prossimi 20 anni, come avvenuto appunto con le banchine elettrificate>>.

Foto gentilmente concessa

 

 

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