Il Sindaco in merito alle emissioni di monossido di carbonio
CIVITAVECCHIA - <<La recente Aia ha abbattuto e regolamentato i limiti delle emissioni di Co come non mai. Infatti, il Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 2003 non prevedeva limiti per il medessimo; solo a seguito del Riesame dell’Autorizzazione stessa, avvenuto nel 2009, è stato introdotto
un limite massimo giornaliero di 130 mg/Nm3. Bene; quella 2013 ha ridotto quest’ultimo e non aumentato, come erroneamente sostenuto, portandolo a 120 mg/Nm3>>. Una precisazione, che giunge direttamente dal Primo Cittadino. <<In aggiunta, la nuova Autorizzazione integrata ha introdotto un’altra rilevante novità, fissando anche un limite annuo di 2000 tonnellate, caso unico a livello nazionale, facendo segnare così un ulteriore passo in avanti nella difesa dell’Ambiente. Le problematiche della salute fatte risalire al succitato monossido di carbonio sono quindi principalmente legate ad altre fonti inquinanti. Come risulta dalla letteratura scientifica – ricorda Pietro Tidei - il Co che esce dai camini soprattutto se molto alti, data la sua elevata volatilità, si trasforma e non ricade a terra. Per semplificare, dunque, quello emesso esclusivamente dalla Centrale, è misurabile a 250 metri di altezza e dopo pochi minuti in contatto con l’atmosfera, salendo in quota si disperde e si trasforma. In città, a quota respirabile, è possibile trovare solo una parte del monossido emesso da traffico veicolare, navale e quant’altro. Un traffico intenso, quello poc’anzi richiamato, che - conclude - ha contribuito nei decenni appunto a compromettere lo stato di salute della popolazione locale>>.
Nella foto: un "soffocante" ingorgo a Porta Tarquinia
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