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"Il Crematorio si può ancora fermare"

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Bordata della Riccetti: <<Consiglio esautorato del suo ruolo>>

CIVITAVECCHIA - Una concessione della durata di 27 anni che permetterà all’Impresa vincitrice del Bando pubblico di arrivare a cremare - presumibilmente ed in prospettiva -

circa 1500 salme l’anno (da un minimo di 700 ad un massimo di 1465). Quattro le unità lavorative ivi impiegate (che potrebbero all’occorrenza divenire 5); un investimento, quello ad opera della stessa Altair, che si aggira attorno ai 2 milioni e mezzo di euro. Ed al nostro Comune, ogni anno, andrà il 5% del fatturato annuo delle cremazioni (cifra ipotizzata: 45.000 euro, datosi il costo medio di 600 per ogni singola cremazione). Questi, alcuni dei dati complessivamente snocciolati da rappresentanti della Srl suddetta e di Comitati ed Associazioni, da Consiglieri ed altri nostri concittadini intervenuti al Consiglio aperto di ieri sul Tempio Crematorio previsto all’interno del Cimitero Nuovo di Via Braccianese Claudia. Un Impianto, a detta dei proponenti, non assimilabile - in riferimento all’impatto ambientale - ad un inceneritore di rifiuti; dotato della migliore tecnologia di settore ed un assieme strutturato - tramite ingressi differenziati e quant’altro - in modo da non toccare troppo la sensibilità dei partecipanti ai singoli commiati come degli altri fruitori del Cimitero. Di tutt’altro avviso diversi degli altri convenuti, richiamanti, tra l’altro, quanto detto e scritto (ufficialmente o meno?) dall’Isde nonché dallo stesso Movimento 5 Stelle a riguardo di Impianti simili in altre località ed altresì a livello nazionale. Ciò, attaccando l’attuale Amministrazione Comunale ed evidenziandone, in tal senso, le contraddizioni inoltre nel provare a “sconfessare” chi, con il medesimo simbolo, era stato persino candidato alle Europee (leggasi Giovanni Ghirga). Due i punti caldissimi. Il primo, alle ore 18.13, quando l’Ing. Pierluigi Carugno, rispondendo ad una specifica domanda proveniente con insistenza dalla platea, ha affermato che “il Forno non si sarebbe potuto più fermare già dal momento dell’indizione della Gara”, salvo poi aggiustare il tiro (ma a putiferio ormai esploso…) aggiungendo “se non con il conseguente pagamento di una penale” (o meglio, di un indennizzo, che, nell’eventualità, parrebbe essere neanche tanto oneroso…). Il secondo momento di fuoco, alle 20.19, coincidente con l’intervento di Alessandra Riccetti che, scesa dallo scranno da Presidente, ha parlato da Consigliera. <<Ma la competenza di approvare i progetti dei Crematori, non spetta forse al Consiglio Comunale?>> - in sintesi il quesito pubblicamente posto dalla medesima e risultante - al di là di cosa reciti il Regolamento - come una vera e propria bordata contro la relativa Delibera di Giunta. <<Io siedo qui in quanto eletta dai cittadini e credo ancora negli ideali del Movimento>> - ha aggiunto in uno dei passaggi. E rivolgendosi direttamente ad Antonio Cozzolino: <<Sindaco, io ritengo che il Forno lo abbia fatto lei. Il Consiglio è stato esautorato del suo ruolo>>. Infine: <<Io mi sento tradita>>. Parole forti; sintomo di un malessere che, almeno a nostro avviso, sarebbe un grave errore liquidare nel giro di poco evidenziando meramente una “spaccatura” politica interna. Tornando nello specifico dei lavori, nonostante si sarebbe potuto redigere (ed eventualmente approvare) un Ordine del Giorno previamente tramutando la seduta in chiusa, di comune accordo tra i Consiglieri si è convenuto di rinviare tale opportunità a quella prevista per domattina (si tornerà in Aula a partire dalle 08.30) dove, con un inversione dei punti da dibattere, sarà data priorità alla Mozione a tema presentata da Massimiliano Grasso (Capogruppo de La Svolta). Verrà bocciata? Non possiamo certo dirlo sin d’ora. “Il Forno Crematorio si può ancora fermare”; ma il sentore - dopo oltre 6 ore di botta e risposta - è che non pochi vogliano che il tutto proceda ma mettendovi dei rassicuranti “paletti”. E sebbene si debba proprio all’Amministrazione Cinquestelle l’inserimento di alcune, fondamentali garanzie, in sede di Conferenza dei Servizi - come detto dallo stesso Primo Cittadino e confermato seduta stante dall’Assessore competente, Alessandro Manuedda - saranno comunque apposte delle prescrizioni.

 

 

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