banner
banner

Developed in conjunction with Ext-Joom.com

politica

Traduttore

Non solo Spread

Newsletter

Contatore

Visite agli articoli
14733518

Santa Cecilia, "Perchè tanta fretta?"

PDF Stampa Email

Pino Antonucci-2L’interrogativo di “Azione Civile” che indica un esubero di 11 unità lavorative 

CIVITAVECCHIA - <<Abbiamo appreso, attraverso gli Organi di Informazione e prendiamo atto con piacere delle dichiarazioni e dell’impegno del Commissario della Asl Rmf, Dott. Giuseppe Quintavalle, a salvaguardare l’Istituto “Santa Cecilia” da un presunto depotenziamento. Però, a differenza del medesimo, che si dichiara soddisfatto per l’esito positivo dell’incontro avuto altresì con il Consigliere regionale Gino De Paolis (Sel),

noi, pur ringraziando la volontà dei partecipanti, non lo siamo affatto e non facciamo salti di gioia>>. E’ l’incipit di una nota a firma della neonata “Azione Civile Ingroia”. <<Sappiamo bene - continua - che ci sono normative di ridefinizione delle procedure decise l’anno scorso dalla Regione che ha imposto di valutare nuovamente i pazienti delle strutture riabilitative accreditate. Ci rendiamo conto perfettamente; ma restiamo basiti per tutta questa celerità nel trasferire i pazienti. Celerità che farebbe invidia ai migliori atleti velocisti! Perché tanta fretta? Non sarebbe il caso di prendere un pò di tempo per permettere un “turn over”, od una lista d’attesa, per uno scambio più armonico tra chi va via e chi arriva? Sarebbe un’operazione all’interno delle normative, salvaguarderebbe con una preparazione adeguata l’aspetto psicologico di coloro in uscita e, non ultimo, salverebbe decine di posti di lavoro. Posti in pericolo se si chiudesse un reparto per mancanza di pazienti. Inoltre vorremmo domandare al Dr. Quintavalle se è a conoscenza, come lo siamo noi, di un documento spedito dalla proprietà del “Santa Cecilia” riportante una tabella da cui si evince, qualora appunto si depotenziasse, un eventuale, primo esubero di 11 unità con conseguenti licenziamenti. Ci rendiamo conto e ci preoccupano le sue dichiarazioni alla Stampa a riguardo del fatto che il mantenimento dei livelli occupazionali non rientra negli atti programmatori della stessa Asl. Forse è anche per questo che invitiamo proprietà, Asl, Comune e Consiglieri regionali ad unire le forze per tentare di far ridiscutere la normativa della Giunta Polverini. Altresì perché riteniamo che la nostra città sia ormai arrivata allo stremo delle forze. Tremiamo, al solo pensiero di un paventato licenziamento di centinaia di lavoratori cibitavecchiesi di Hcs - ricordano - Di conseguenza, non si possono certamente permettere ulteriori carichi di disoccupazione>>. Ed infine: <<Invitiamo l’attuale Maggioranza cittadina, ed in particolare il Sindaco Pietro Tidei (che, lo ricordiamo, è sempre il Presidente della Conferenza dei Sindaci) di aggiungere all’Ordine del giorno del Consiglio Comunale dedicato alla Sanità (previsto per giovedì 30), la discussione sulla vicenda in oggetto. Noi siamo nati come i cultori delle Leggi vigenti ed andremo in fondo, fino alla fine, per affermare e ricercare la legalità. Ci si permetta una citazione di Sant’Agostino: “Una legge ingiusta, non è affatto una legge”. Ci pensi Direttore…>>. 

 

Nella foto: Pino Antonucci, Delegato alla Sanità di "Azione Civile Ingroia"

 

 

 

Questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità; scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie LEGGI INFORMATIVA PRIVACY.

Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information