Sindaco di Civitavecchia contrario all’accorpamento di due Spa in un nuovo soggetto

CIVITAVECCHIA - Stamani la Conferenza dei Sindaci dell'Area Metropolitana di Roma è stata chiamata ad esprimersi sulla proposta di fusione tra le Società per azioni Acea Ato 2 ed Acea Ato 5 che gestisce il Servizio idrico nell'ambito della Provincia di Frosinone.  <<Una proposta assolutamente inaccettabile - tuona il Primo Cittadino di Civitavecchia - che rafforzerebbe

la privatizzazione dell'Acqua ed il progetto di espansione di Acea quale gestore unico regionale e di tutto il centro Italia - Sosteniamo dunque la scelta di tutti i Sindaci presenti che si sono espressi in maniera contraria>>. Ciò, altresì stigmatizzando l’assenza (con effetti sul numero legale) del Comune di Roma>> Il nostro Ente Comunale, di concerto con gli altri che hanno impugnato al Tar la diffida regionale a trasferire gli impianti ad Acea, non avendo mai riconosciuto la stessa come gestore del proprio Servizio idrico integrato, ha comunicato formalmente la propria volontà di non partecipare all'Assemblea, non riconoscendo in ogni caso la validità dell'eventuali decisioni che sarebbero state ivi assunte.  <<Siamo pronti ad ulteriori azioni legali tese a contrastare l'ipotesi di tale fusione-  ribadisce Antonio Cozzolino - Continuiamo infatti a ritenere che Acea Ato 2 Spa, nel rispetto degli esiti del Referendum e della attuale Normativa regionale e nazionale, non possa assumere direttamente la gestione di detto Servizio nei Comuni che finora non avevano ancora trasferito reti ed impianti; tanto meno - conclude - può farlo un nuovo soggetto che vorrebbe ingigantirsi appunto accorpando gestori di precedenti Ambiti territoriali>>.