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Cara "già deciso dai tavoli romani"

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Consiglio Comunale Cara Alessandra Riccetti 1 O CopiaSindaco e Maggioranza pronti a bocciare la proposta della Presidente Riccetti 

CIVITAVECCHIA - C’è sempre una prima volta. Difatti, in tanti anni che seguiamo i dibattimenti istituzionali in Aula “Renato Pucci”, non ci era mai capitato di sentire e veder chiudere ufficialmente un Consiglio Comunale “per assenza del numero legale” mentre i Consiglieri stessi sono tutti

ancora all’interno dei banchi. Ciò, senza che il Segretario Generale, Caterina Cordella abbia preventivamente proceduto all’appello e con Rolando La Rosa (Movimento 5 Stelle) a chiedere, invano, lumi alla stessa Alessandra Riccetti (<<Presidente, mi spiega per quale ragione il Consiglio è stato chiuso?>> - la domanda, a microfono aperto, rimasta senza risposta). Ciò, al rientro in Aula dopo la seconda, lunga sospensione dei lavori (a causa della pacifica protesta di molti contro la realizzazione del Cara in luogo dell’ex Caserma “Ugo De Carolis”; ma non solo) durante la quale, in merito all’inerente Delibera, si era necessariamente svolta un Conferenza dei Capigruppo in cui la Presidente medesima si era presa la responsabilità di proporre ai Colleghi un rinvio della discussione ad altra data. Proposta che il Sindaco Antonio Cozzolino e la Capogruppo grillina Elena D’Ambrosio (e di riflesso il resto della Maggioranza) si erano detti pronti a bocciare in sede di votazione (poi, peraltro, interrotta). <<Sfiduciata dalla stessa Maggioranza, Lei dovrebbe dimettersi>> - è stato allora l’invito rivoltole da più Consiglieri di Opposizione. <<Io non sono né della Maggioranza, né della Minoranza; io svolgo il ruolo di Presidente>> - l’inatteso appunto della suddetta che, in precedenza, aveva inoltre affermato: <<Il Cara è stato già deciso dai tavoli romani>>. Affermazione, questa, che, dato il clima di per sé molto teso, ha inevitabilmente sortito un effetto di benzina sul fuoco. Ed a poco o niente sono servite, al fine di affievolire quest’ultimo, le spiegazioni (parziali, inoltre per le continue interruzioni dalla platea) dell’Assessore alle Opere Pubbliche, Massimo Pantanelli. Delibera - e Centro di Accoglienza - ancora in ballo, dunque; e da portare nuovamente all’approvazione in data di nuovo da definirsi. Riccetti “sconfessata” da quelli della sua medesima parte politica? A molti, altresì tra il folto pubblico, tale "sentore" è giunto chiaro, se non chiarissimo. Quello suddetto - lo ricordiamo - è stato il primo ed unico Provvedimento su cui si è dibattuto, datasi in più l’inversione degli Allegati (“C” al posto di “A”) e dei punti in seno all’Allegato “C” (il punto 3 passato al primo posto). Un Consiglio pirotecnico, con finale a dir poco sconcertante. Arrivederci a martedì 16.

 

 

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