Renziani agli antipodi sul concetto di unione affettiva e sessuale

CIVITAVECCHIA - Giusto il tempo di profilarsi all’orizzonte la possibilità di garantire, rispetto ad una sposata, pari diritti ad una coppia di fatto ed ecco che Stefano Giannini e Mauro Guerrini, “renziani” del Pd in Consiglio Comunale, sembravano, di fatto, non esser più una coppia.

 E mentre l’uno invitava l’intera parte maggioritaria a votare la tanto attesa (e rinviata) Mozione per l’istituzione dell’inerente Registro, l’altro, di contro, (peraltro non unico del medesimo Partito, vedi ad esempio l’irremovibile Paola Rita Stella e chi ha invece preferito defilarsi anzitempo) rispondeva a sua volta invitando, reiteratamente, a <<sospendere l’atto>> altresì “auspicando” un preventivo <<confronto aperto sul tema>> (peraltro già organizzato dallo stesso giovane promotore e svoltosi inoltre in presenza del Sindaco, Pietro Tidei). Ciò, nel mentre definendo le unioni suindicate, rispettivamente (ed in palese contrapposizione) quali <<unica naturale per la procreazione della specie>> ed <<espressione di una minoranza>>; non mancando però al contempo, in un modo tutto suo, di “stigmatizzare” (in qualche modo) la <<discriminazione>> sovente patita da queste ultime sebbene risultanti parte (integrante, ndr) di uno <<Stato laico>>. E come se non bastasse la “toccata e fuga” dell’altra componente civitavecchiese della piddina Area Renzi, l’Assessore Roberta Galletta, di passaggio per prendere la classica busta dal tavolo delle addette alla Segreteria (e niente più), dopo un serrato scambio verbale a microfoni spenti, un pizzicotto sulla guancia ed una pacchetta di mano sulla spalla del collega, si è visto il “precursore locale del rinnovamento interno” ai Democrat uscire dai banchi assai prima della votazione (che ha visto oltretutto favorevole anche Daniele Perello dell’Opposizione). Il tutto, con buona pace del programma elettorale all’uopo (e necessariamente) richiamato a premessa dallo stesso proponente la Mozione. Una “coppia”, quella dei due, di fatto scoppiata? Attendendo sviluppi a specifico riguardo, resta da chiedersi cosa sarebbe di riflesso (o conseguentemente) accaduto all’interno della <<compatta>> Area in oggetto se, nella medesima seduta di mercoledì, si fosse discussa la prevista Mozione (a doppia firma “renziana” più l’apporto del “simpatizzante” Santori) volta ad indire una manifestazione cittadina per l’assegnazione dell’appalto della demolizione della nave Costa “Concordia”. Rimbombandoci ancora nelle orecchie le variegate quanto originalissime (se non bizzarre) esternazioni di molti altri (troppi altri) istituzionali (individuanti le coppie suddette esclusivamente in quelle omosessuali) e se è vero, come è vero, che fino agli anni ’50 (addirittura tra le pagine di un arcinoto Dizionario) la stessa omosessualità veniva ancora definita <<una patologia>>; in pieno 2013, come dovrebbe mai definirsi la latente ignoranza in materia?

Nella foto: in attesa del voto, Giannini vede Guerrini uscire dai banchi