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Controdeduzioni sulla Discarica

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Alessandro Manuedda Discarica del Crepacuore 1Il Comune “rispedisce al mittente” le argomentazioni della Regione

CIVITAVECCHIA / ROMA - <<Rispedite al mittente le argomentazioni con le quali la Regione Lazio motivava l’avvio del  procedimento di revoca dell’Autorizzazione alla gestione della Discarica

di Fosso del Crepacuore 3.>> La notizia giunge direttamente da Palazzo del Pincio. Con un’articolata nota, infatti, l’Amministrazione Comunale ha evidenziato  <<l’insussistenza dei presupposti  per un simile Atto che, peraltro,  al contrario dei principi alla base della normativa in materia di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, avrebbe potuto creare rischi per l’Ambiente anziché evitarli, determinando un’immotivata emergenza rifiuti a Civitavecchia.>> Nota, quella suddetta, che si chiude con l’invito alla Regione stessa <<a ritirare formalmente la comunicazione inviata e ad individuare, di concerto con il Comune medesimo, le soluzioni idonee a garantire, ai fini della migliore tutela ambientale e sanitaria, la gestione post operativa delle Discariche di Fosso del Crepacuore 2 e, per il futuro, di quella citata di Fosso del Crepacuore 3.>> <<Nell’occasione - spiega l’Assessore Comunale Alessandro Manuedda - abbiamo ribadito che il problema attualmente non è di natura ambientale, ma  strettamente economica, legato al credito  di oltre 4 milioni di euro accumulato, a partire dal 2010, dalla Società Mad, proprietaria della Discarica di cui sopra, nei confronti di Etruria Servizi prima, e di Hcs poi. È soprattutto nostro interesse, come Amministratori ed abitanti del territorio, garantire che le Discariche presenti in città siano controllate e gestite anche dopo la loro chiusura per il periodo di 30 anni previsto dalla norma. Il compito della Regione non può che essere quello di trovare, congiuntamente al Comune, le soluzioni per correggere la pessima gestione di questo problema nel passato. Sono certo - va a concludere ironicamente - che a tutti quelli che, nella migliore delle ipotesi, sono rimasti in silenzio mentre si accumulava il 90% del debito di Etruria / Hcs verso la Mad ed oggi straparlano, dispiacerà di non poter festeggiare un’emergenza rifiuti causata da loro stessi>>.

Foto a corredo “by” Sara Fresi

 

 

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