Manuedda “boccia” il progetto Enel inerente l’approvvigionamento del calcare via terra
CIVITAVECCHIA - L’Amministrazione Comunale grillina ha presentato le proprie Osservazioni al progetto di "Modifica gestionale al sistema di approvvigionamento del calcare" incentrato sulla richiesta di poter provvedere al medesimo via terra, tramite camion telonati, piuttosto che via mare con navi dedicate, come attualmente autorizzato. <<Abbiamo espresso
la netta contrarietà del Comune e chiesto al Ministero competente di sottoporre il progetto alla Via - spiega l’Assessore all'Ambiente Alessandro Manuedda - Riteniamo, infatti, che sia impensabile gravare la parte nord della città di ulteriore traffico di mezzi pesanti e che, piuttosto, sia necessario ridurre questo tipo di transito. Oltretutto, crediamo che la stima proposta da Enel di un camion ogni due ore, con picchi di uno all’ora, già di per sé insostenibile, sia perfino riduttiva e che una Valutazione più realistica potrebbe condurre a due od addirittura quattro. Più in generale - continua - si tratta di una proposta particolarmente strana, per certi versi incomprensibile. La motivazione sarebbe una presunta ricaduta economica a livello locale; ma l’Ente Elettrico, nel progetto, non indica i siti di approvvigionamento del calcare, limitandosi a dichiarare che quest’ultimo dovrebbe provenire da cave situate nel raggio di 200 Km; che equivale, in pratica, a tutto il Centro Italia. Non ho proprio capito perché Enel non abbia voluto specificare nel dettaglio le presunte ricadute, premesso che, ovviamente, non potrebbero mai essere tali da giustificare l’ulteriore transito di camion da 30 tonnellate nel tratto tra Borgata Aurelia e La Scaglia. In ogni caso, suggerisco alla medesima di ritirare tale progetto, evidentemente insostenibile, per non gravare di lavoro inutile gli Uffici del citato Ministero, ed evitare all'origine eventuali contenziosi>>. |