 Il Cinquestelle locale: <<Un’iniziativa dal forte valore politico>>
CIVITAVECCHIA - Approvata venerdì la Delibera di Giunta Comunale con la quale l’Amministrazione di Civitavecchia ha formalmente stabilito di impugnare al Tar l’atto con cui la Regione ha diffidato il Comune stesso a cedere il proprio Servizio Idrico ad Acea.
<<Un’iniziativa - commentano dal Cinquestelle locale - dal forte valore politico, concordata tra alcuni dei Comuni interessati ( Arsoli, Agosta, Canale Monterano, Roviano, Capena, Roviano, Cerreto Laziale e Ladispoli; salvo ulteriori adesioni ), il Coordinamento degli Enti locali e quello Regionale per l’Acqua pubblica.>> <<I motivi per i quali riteniamo infondata la suddetta - afferma l'Assessore all'Ambiente, Alessandro Manuedda - li abbiamo già ampiamente illustrati in occasione dell’invio della nostra contro-diffida. Ma unitamente agli altri Enti Comunali che non intendono arrendersi al disegno per il quale nel Lazio e, forse, nell’Italia centrale, l’Acqua sia gestita da un unico soggetto sostanzialmente privato, abbiamo ritenuto opportuno andare avanti con un'azione forte che faccia comprendere alla Regione e al Governo che quella in oggetto è una battaglia non derogabile per equità sociale ma, anche e soprattutto, per rispetto della volontà popolare espressasi con chiarezza tramite il Referendum del 2011. In particolare, è necessario che la Giunta regionale esca dall’ambiguità che caratterizza la sua azione sul tema. Non è possibile, infatti, che da un lato sia stata approvata la Legge nata da un iniziativa dei cittadini e dei Comuni ( la n. 5 del 2014 ) e dall'altro, con la Delibera di Giunta n. 947 del 30 dicembre 2014, sia stato conferito il mandato agli Uffici di procedere con la diffida ( poi arrivata nel mese di marzo ) a trasferire detto Servizio ad Acea. Da parte nostra, insieme agli altri, rinnoviamo la diffida alla Regione medesima ad attuare la Legge poc’anzi richiamata, definendo i nuovi Ambiti di Bacino idrografico ed ai relativi Enti di governo a che, nel rispetto della Legge e della volontà popolare, garantiscano appunto la “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque".
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