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Hcs, è tempo di "sacrifici"!

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Consiglio Comunale 19 marzo 2015 Votazione 1Fp Cgil risponde a Sindaco ed Assessore su quanto dichiarato in Consiglio

CIVITAVECCHIA – La Fp Cgil risponde a delle recenti dichiarazioni su Hcs: <<Abbiamo ascoltato con attenzione, come sempre, la discussione avvenuta al Consiglio Comunale del 19 marzo in merito agli

sviluppi delle Società Partecipate del Comune. Non vogliamo entrare nel merito dell’approvazione della Delibera approvata, peraltro senza alcun confronto nel medesimo, ma su alcune precisazioni fatte da Sindaco ed Assessori, è necessario approfondire la discussione. Nei fatti, siamo arrivati alla proclamazione dello Stato di Agitazione ( protocollata in Prefettura, comunicata allo stesso Primo Cittadino ed ai Liquidatori in data 27 / 2 / 2015 ) perché da mesi le nostre richieste di incontro sono rimaste inevase, ignorate dai suddetti; il Sindaco invece, durante detto Consiglio, ha asserito di incontrare spesso i Sindacati sul tema e che alcuni percorsi sono già stati approfonditi, aggiungendo anche che sicuramente i Sindacati medesimi concorderanno tutti sulla proposta che verrà presentata nell’incontro previsto il 25 marzo prossimo. E allora - si chiedono Diego Nuzi e gli altri - perché avremmo proclamato lo Stato di Agitazione suddetto? Se il Sindaco ha contrattato la materia, abbia la bontà di produrre atti, verbali, e soprattutto, ci dica con chi ha contrattato gli eventuali percorsi, perché con la Fp Cgil, titolare della trattativa per i lavoratori cui si applicano i contratti Fise e Uneba ( Hcs, Città Pulita ed Ippocrate ) sicuramente non ha discusso da almeno 7 mesi. Nella nota di convocazione pervenuta, si legge che la medesima avviene “a seguito delle richieste di incontri formulati dalle Organizzazioni Sindacali e pervenute recentemente…”. Ribadiamo, che, lo Stato di Agitazione proclamato il 27 febbraio scorso è successivo alle richieste di incontro, ed il “recentemente” usato nella convocazione appare inappropriato quanto inopportuno. Si, inopportuno, perché una convocazione siffatta, ove l’Ordine del giorno non corrisponde alle procedure di raffreddamento del conflitto, ( termine tecnico, ahinoi, dovuto in alcuni casi ), dopo la proclamazione di Stato di Agitazione e comunicazione alla Prefettura, non ne rispetta la tempistica, ma soprattutto, avviene senza alcuna informazione preventiva sulla materia in discussione. Nessuna traccia di Piano Industriale da discutere ed eventualmente concordare, nulla di nulla. Appare difficile capire su cosa dovrebbe basarsi la convergenza delle Organizzazioni Sindacali cui il Sindaco e l’Assessore hanno fatto riferimento nei loro interventi in Consiglio. Non è dato quindi di capire a cosa si riferiscano le richieste di sacrificio annunciate da alcuni Consiglieri durante il dibattito stesso; sacrifici chiesti ai lavoratori, ovvio. Il 25 marzo si convocano le Parti Sociali, il 31 marzo deve essere prodotto il Piano Industriale di risanamento. E ancora non è dato sapere di cosa si parla il 25. Più che di ottimismo, sembra incoscienza. Al di là di ogni pregiudizio - si conclude nella nota - che francamente non ci appartiene, rimaniamo in attesa di risposte chiare ai quesiti posti.>>

Foto a corredo “by” Sara Fresi

 

 

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