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Aia di Tvn, Tidei "Vs" Grande

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Camera dei Deputati 1La piddina, durante la discussione alla Camera, attacca la grillina su tutta la linea

ROMA / CIVITAVECCHIA - Si era attorno alle 16.50 quando alla Camera è iniziata l’attesa discussione delle linee generali della Mozione del 5 Stelle sulla Riapertura dell’Aia di Tvn. Una centrale, quest’ultima, definita “in assoluto difetto” dalla prima co-firmataria della Mozione

suddetta, l’On. Marta Grande e presentante delle criticità sostanzianti “uno status quo” peggiore di quello risultante “prima della chiusura del 4° gruppo” ed una situazione “nefasta per il nostro territorio” datasi “un’Agricoltura fortemente compromessa fino a 80 km di distanza” ( con danni a sua detta quantificabili in 156 miliardi di euro ) da un Impianto in cui l’Enel è stata così “legittimata a bruciare, annualmente, 900.000 tonnellate di carbone in più, per 1500 ore in più. Carbone, tra l’altro “di peggiore qualità” ( presentante un tenore di zolfo superiore allo 0,3 % ). <<Il nostro obiettivo è ridiscutere un atto nato male e ripudiato dalla stessa Amministrazione Comunale che l’ha sottoscritto. Questo, in un contesto territoriale martoriato ove si riscontra il 10% in più di incidenza tumorale e maggiore presenza di arsenico ( con picco nel biennio 2012 - 2013 ). Sono treni che non possono più passare sotto silenzio. Trattasi di una questione locale con evidente importanza nazionale ed urge superare la dicotomia tra Salute e Lavoro, tra ragion di Stato e salubrità ambientale.>> Ciò, altresì ricordando il Referendum in cui la cittadinanza aveva espresso parere contrario e la necessità di doversi riferire al Decreto Via del 2003, salvo ulteriori riduzioni, in particolar modo a riguardo delle emissioni di monossido di carbonio. A seguire, Filiberto Zaratti ( per Sel ) che ha rimarcato “i guasti ambientali prodotti, l’infondatezza della scelta strategica di allora nel passare dall’olio combustibile al carbone stesso, l’innalzamento dei livelli di inquinamento ed il rilascio nell’aria di Co2. <<Quello che denunciavano i Comitati ambientalisti si è realizzato puntualmente: a Civitavecchia, negli anni 2006 / 2010 sono aumentati i tumori ai polmoni ed alla pleura ed i casi asma bronchiale e di insufficienza renale cronica, ad un tasso del 30% in più rispetto agli altri siti del Lazio. Le tonnellate annue bruciate sono passate da 3 milioni e 600 mila a 4 milioni e 300 mila e detta Aia ha ignorato che, come detto, il tenore di zolfo del carbone utilizzato doveva essere inferiore allo 0,3 percentuale>> Quanto detto, ribadendo, inoltre, il passaggio “dalle 6000 ore di funzionamento alle attuali 7500”. <<Il Parlamento deve intervenire ed il Ministero dare delle risposte, considerando altresì le questioni di “ricatto occupazionale”. Apportato un ridimensionamento alla Centrale, infatti, molte Società dell’indotto sono state accantonate; le attività agricole ( di Civitavecchia, Santa Marinella, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Cerveteri e Ladispoli ) ferocemente colpite dall’inquinamento. Necessita intraprendere un percorso di uscita dal carbone, di chiudere l’impianto in oggetto entro il 2020 ed iniziare seriamente ad investire sulle fonti di Energia rinnovabili. Ed al Governo chiediamo anche un altro impegno: che sia scartata ogni ipotesi di termovalorizzazione, ivi compresa quella riguardante il Cdr ed il Css.>>. Terzo intervento, quello di Marietta Tidei ( del Pd ): <<Civitavecchia, a partire dal Dopoguerra, è stata sottoposta ad una fortissima pressione ambientale ( stante la presenza di diverse Centrali, depositi di combustibile, Centro chimico e Porto crocieristico ) ed ha pagato un prezzo fin troppo caro al Sistema Energetico ed a quello dei Trasporti. Concordo nel voler uscire dal carbone e credo che la Centrali debbano essere chiuse dopo il periodo dell’obsolescenza; ma parto da premesse diverse da quelle della Grande, che peraltro non vedo più in Aula>>. Premesse, le sue, facenti riferimento “ad un Registro dei Tumori efficiente, ad un Osservatorio Ambientale riorganizzato che fornisce dati in parte rassicuranti ed in parte no ( vedi ozono ) ma che risponde sostanzialmente all’Organizzazione Mondiale della Sanità”. <<Faccio la mia richiesta partendo da convincimenti diversi da quelli finora espressi. Un’Aia non si riapre perché si presenta una Mozione ma per le Leggi. Quella del 2013 ha introdotto degli aspetti migliorativi ( ad esempio la riduzione delle polveri ). A mio avviso la Mozione della mia collega è in parte una Mozione suicida. Non si deve tornare alle prescrizioni del 2003 ma andare avanti; non si può lanciare il sasso ritirare la mano come il Cinquestelle fa spesso. All’epoca l’Amministrazione fece le sue osservazioni; l’Aia non la decide il Sindaco od il Consiglio Comunale ma il Ministero competente. Siamo tutti favorevoli a riaprire la medesima ma - ha tuonato - dire che a Torrevaldaliga Nord si brucino 900.000 tonnellate in più all’anno, è una falsità; un atto di una disonestà intellettuale senza confini! E se risultasse vero che Enel fosse passata ai 4 milioni e 300 mila tonnellate dai 3 milioni e 600 mila previste dalla Via, vorrebbe dire che tutti gli Organi di controllo hanno omesso di denunciare delle violazioni gravissime. Sfido dunque l’attuale Sindaco a presentare, a specifico riguardo, un esposto in Procura. Inoltre, non credo che a Civitavecchia ci sia una Agricoltura così intensiva come quella descritta dai dati forniti dalla Grande; non siamo mica le Langhe o la Piana del Mineo. E’ una cifra falsa; altrimenti - ha ironizzato - converrebbe chiudere non solo la Centrale, ma proprio tutto e mettersi tutti quanti a fare gli Agricoltori!>> Le richieste della piddina: <<Un maggiore impegno del Governo nel far ottemperare le prescrizioni del 2013, che i dati vengano resi pubblici e si riapra l’Autorizzazione Integrata Ambientale tenendo conto che l’Enel stessa a Civitavecchia ha fatto affari d’oro.>>. Ed a campanella di fine intervento già suonata: <<La stessa Amministrazione può richiederne; le cose si fanno appunto tramite degli atti amministrativi, non con dei meri “post” su Facebook. Ed invece, in 8 mesi, non una richiesta ufficiale e due sole Delibere di cui neanche una relativa al tema discusso.>> Giusto il tempo di far notare alla stessa Tidei che la sua Collega grillina era, nel mentre, in tribuna e la parola è stata passata ad un altro Parlamentare pentastellato, Paolo Bernini. Il medesimo, tosto evidenziando “il livore della Tidei perché a Civitavecchia c’è un Sindaco del Cinquestelle”, ha ricordato i diversi atti depositati dal Movimento stesso previo confronto con diversi attivisti e Medici Isde. <<Salute e legalità sono,legate a doppio filo - è andato giù duro - e che la Centrale riconvertita a carbone abbia provocato delle ricadute negative è un fatto e conclamato. Quanto riportato dalla Grande è tutto vero. Ed ai tavoli decisionali dovrebbero poter sedere anche gli Enti non governativi ed i Comitati legalmente costituitisi, sì da porre fine ad ogni scempio. Infine, si abbisogna di un Piano Energetico Nazionale coerente al Protocollo di Kyoto: non più fonti inquinanti, bensì rinnovabili. Il tutto, in un ottica anticonsumistica.>>. Alle 17:30 circa, ci si è riservati di decidere nel corso di una prossima seduta.

Ndr: in Aula, a riguardo del settore agricolo, si è fatto riferimento a "miliardi" di euro; parola successivamente sostituita con "milioni" nella versione definitiva della Mozione discussa

 

 

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