I fondatori: <<Strumento collettivo a fronte di una Politica spicciola ed inconcludente>>
CIVITAVECCHIA - Costituitosi quest’oggi il Movimento Polo Democratico, fondato da: Mecozzi Mirko ( nella foto ), Romano Marilena, La Rosa Barbara, Mancini Giuliana, Traini Giuseppe, Caserta Gionathan, Zoi Giovan Battista, Colle Paolo, Colle Simone, Finocchi Massimo, La Rosa Marco, La Rosa Roberto, Perillo Diego, Proietti Silvio, Tranquilli Erika, Mecozzi Caterina,
Piccinno Silvia e Nolberti Ester. Dichiarato scopo del medesimo: quello di creare un centro di aggregazione, un “Polo” appunto, che possa raccogliere tutti quei soggetti ( Associazioni, Movimenti, Circoli ecc. ) che hanno, a loro volta, quale fine primario quello di far propri i principi della democrazia e quindi della libertà; libertà di seguire i propri pensieri liberi da ogni vincolo per tracciare, in modo congiunto e condiviso, un percorso che ha, come obiettivo finale, il raggiungimento del bene comune. <<La grande difficoltà che sta avviluppando il Paese, e Civitavecchia non ne resta esclusa, ha partorito la necessità di rompere gli schemi ormai appiattiti sui quali si muovono i Partiti, che hanno perso credibilità a favore di fronde di grande contestazione sociale; con l’inevitabile conseguenza di restare preda dell’improvvisazione, anche se condita dalla buona volontà - spiegano i Fondatori - Ma l’improvvisazione stessa non è portatrice di speranza e quest’ultima non è prerogativa di chi sente il bisogno di certezze da trasformare in atti concreti quali unici inequivocabili elementi di garanzia da cui ripartire per ricostruire un futuro che dia certezze e metta al bando le speranze. Per ripartire e ricostruire - sottolineano - ci vogliono idee, ma soprattutto uomini in grado di proporle ed attuarle attraverso progetti condivisi e processi dove ognuno, per la propria parte, può essere portatore di conoscenze e professionalità da mettere a servizio di quel bene comune sempre esaltato ma mai attuato. E proprio da quel senso di malessere generalizzato che ha invaso l’anima della gente, e che si percepisce nell’aria come qualcosa di materializzato, che nasce e cresce il desiderio di dare risposte attraverso uno strumento collettivo che racchiude tutti i principi di chi non ci sta più a sentirsi imbrigliato tra le trame della rete della Politica spicciola ed inconcludente. Ed allora - è l’invito - si intraprenda un nuovo percorso sul quale accendere il fuoco del rinnovamento. Da qui nasce e cresce l’idea di costruire quel serbatoio quale fucina di operatività che è e sarà rappresentato dal Movimento stesso>>. |