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"Un atteggiamento incomprensibile"

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Mercato-Trincea-Maresciallo di Polizia Locale-1Roscioni e Marra sui possibili risvolti penali dell’intimato trasferimento del “San Lorenzo”

CIVITAVECCHIA - Dai Legali di gran parte degli Operatori del “San Lorenzo” provvisorio di Piazza XIV Maggio, gli Avvocati Leonardo Roscioni e Gianluca Marra, riceviamo e pubblichiamo: <<Sinceramente è davvero incredibile quello che abbiamo letto sui Giornali, circa l’intenzione

del Comune di staccare luce ed acqua alle attività dei commercianti per spingerli a ritrasferirsi nei nuovi locali, privi del collaudo tecnico-amministrativo ( non un pezzo di carta qualsiasi, bensì il “fondamentale atto, necessario ed obbligatorio che ha l’obiettivo di verificare, prima dell’accettazione dell’opera pubblica, che il lavoro sia stato eseguito a regola d’arte, che vi sia corrispondenza tra quanto contabilizzato e quanto realizzato, e che ogni aspetto di ciò sia stato definito dal punto di vista tecnico, amministrativo e contabile” ( * ). Mancanza che, peraltro, lo stesso Comune ha ammesso, per iscritto, rispondendo alla nostra richiesta di accesso agli atti. Sbalorditivo, anzitutto, perché al medesimo è stato notificato, nei giorni scorsi, il Ricorso al Tar contro le Ordinanze di sgombero intimate ai mercatali stessi a fine agosto: per cui ( soprattutto per un’Amministrazione che si ispira alla legalità ) atteggiamento conseguente dovrebbe essere quello di attendere rispettosamente il pronunciamento della Magistratura alla quale adesso la questione è devoluta, anziché effettuare veri e propri atti di forza prima che si celebri l’Udienza almeno di sospensiva. Se infatti detto Tribunale desse ragione ai commercianti - fanno notare i due - l’Ente Comunale dovrebbe, paradossalmente, reintegrarli nei box che attualmente occupano ( che però nel frattempo avrebbe asportato ) oltre al risarcimento di danni e spese legali a carico della collettività. Ma oltretutto, la “soluzione” paventata ( stacco di luce e acqua ), oltre a confermare che, come abbiamo lamentato nel Ricorso, il Comune ha totalmente sbagliato la procedura adottata ( se avesse adottato quella “ordinaria”, prevista per gli immobili come quelli in esame, oggi potrebbe far effettuare l’accesso forzato tramite Ufficiale Giudiziario, invece si trova nell’impossibilità di far sgomberare coattivamente i locali e ricorre alla “trovata” del distacco delle utenze ), costituirebbe, se così come indicata sulla Stampa, addirittura una condotta penalmente rilevante, concretizzando i reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, danneggiamento e, probabilmente, interruzione di Servizi di pubblica utilità ( vedi, fra le altre, Cassazione penale, sezione VI, sentenza 25 ottobre 2012 n 41675: distacco dalle utenze, sussiste la violenza sulle cose ). Un atteggiamento davvero incomprensibile, che sostituisce al necessario dialogo con i propri amministrati, ed alla preventiva ottemperanza a tutti gli adempimenti, un esercizio di forza - ribadiscono - che potrebbe sconfinare nell’illecito. Naturalmente gli Operatori di San Lorenzo, che, come hanno sempre detto, vogliono rientrare ma in condizioni di legalità e sicurezza ( rammentiamo la mancanza inoltre del collaudo statico del limitrofo Ittico ) ed in un Mercato nuovamente unito, ricorreranno ad ogni tutela legale dei loro diritti, in ogni sede, contro coloro che si renderanno responsabili di violazioni di Legge>>.

 

( * ) Cfr. “Il Collaudo Tecnico Amministrativo dell’Opera Pubblica”, Cirafisi-Passante, Grafill 2011, e v. D. Leg.vo n.163 / 2006 ed il Dpr 5 ottobre 2010, n. 207 e loro successive modifiche e integrazioni.),

 

 

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