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Case, chi grida di più ottiene prima?

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Case popolari-Protesta in Piazzale del Picio-Megafono-1Il Sindaco: <<La dignità delle silenziose famiglie sofferenti non può essere prevaricata>>

CIVITAVECCHIA - L'Amministrazione Comunale, in merito ad alcune situazioni di recente verificatesi nell'ambito dei Servizi Sociali, ritiene necessario fare alcune precisazioni: <<E' salita alla ribalta dell'attenzione mediatica la particolare situazione di una famiglia disagiata, composta da marito e moglie e tre figli,

di cui due maggiorenni, di cui una a sua volta genitrice di un bambino piccolo. L'Ufficio preposto segue questa e tante altre famiglie da svariati anni. E come succede nella maggior parte dei casi - spiega di nuovo il Sindaco - propone possibili soluzioni affinché, gradatamente, le persone tornino integrate nel tessuto sociale e lavorativo. Anche in questo caso, il medesimo ha svolto il suo lavoro e ha proposto alternative quali: 1) un contributo economico per affrontare alcuni mesi di affitto e tamponare l'emergenza; 2) alloggio temporaneo in una casa mobile, dotata di adeguati servizi igienico-sanitari; 3 ) uno dei figli maggiorenni sarà a breve inserito, come la famiglia già sa da tempo, nel progetto Bussola e quindi dovrà fare un tirocinio lavorativo ( durante il quale riceverà, a sua volta, un contributo economico ) che, se andrà a buon fine, gli permetterà l'inserimento nel mondo del lavoro>>. Grazie al progetto in oggetto, in due anni circa, 100 ragazzi sono stati già inseriti in detto circuito lavorativo. <<Tutte queste alternative proposte sono state rifiutate - ribadisce lo stesso Antonio Cozzolino - La richiesta è quella di ottenere immediatamente un alloggio popolare, così scavalcando in Graduatoria ( che ne ricomprende oltre 600 ) altre persone che aspettano da diversi anni. L'Amministrazione non crede di dover sottostare alla legge del “Chi grida di più ottiene prima”; perché esistono, purtroppo, anche a causa della grave crisi economica internazionale, tante nuclei famigliari ed individui che, con molta dignità, affrontano il loro dolore in silenzio, con l'altrettanto silenzioso lavoro dei Servizi Sociali che, con massima professionalità, affrontano tutte queste questioni nei termini previsti dalla Legge>>.

 

 

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