Psi: <<Ditte, Autorità del Porto e Comune debbono subito trovare un punto d’incontro>>
CIVITAVECCHIA - <<Nel nuovo fronte apertosi sul tormentato scenario del lavoro cittadino, investendo pesantemente questa volta l’ambito portuale, siamo strettamente uniti ai lavoratori edili delle Ditte consorziate nell’opera di prolungamento dell’Antemurale>>. Questo, al principiar di una nota a firma
del Direttivo cittadino del Psi. <<Ditte, quelle poc’anzi dette, che giustamente rivendicano, con la loro mobilitazione, il pagamento dei salari arretrati, la revoca dei licenziamenti disposti, la ripresa dei lavori in regime di piena occupazione, il ristabilimento di un clima di normalità che consenta di eliminare tutti gli insostenibili elementi di precarietà insorti con l’apertura dalla nota inchiesta giudiziaria seguita dal sequestro del cantiere. Non è infatti ammissibile - si sottolinea - che nelle controversie che insorgono tra il soggetto che commissiona l’opera e quello cui essa viene affidata, a rimetterci sia sempre il più debole, cioè l’operaio, colui che con il suo impegno e le sue capacità materializza quanto viene ideato e proposto dai progettisti. Le Ditte stesse, l’Autorità del Porto ed il Comune ( Ente quest’ultimo che ha il dovere istituzionale di far sentire la propria voce nella delicata, presente circostanza ) debbono subito trovare un punto d’incontro. Ed impedire che la vertenza s’incancrenisca, che rappresenti un ulteriore esempio di crisi economica perenne calato in una realtà locale già caratterizzata da un preoccupante tasso di disoccupazione. Lo Scalo - si afferma in conclusione d’intervento - anche grazie all’apprestamento dell’importante opera in corso, deve invece continuare ad essere l’elemento trainante dell’economia cittadina, il volano dell’auspicato decollo di Civitavecchia>>. |