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"Quella striscia giallo / marrone"

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Porto-Scorcio ambientale-1L'Assessore Manuedda sui fumi dal Porto: <<Prescrizioni Via rimaste lettera morta>>

CIVITAVECCHIA - La realizzazione, in tempi certi, dell’elettrificazione delle banchine quale intervento sostanziale per la riduzione dell’inquinamento causato dalle navi, in ottemperanza alle prescrizioni contenute nei decreti di Valutazione d’Impatto Ambientale n° 2935/1997, 6920/2002 e 4/2010, relativi all’ampliamento

del Porto. Questo, in sintesi, quanto richiesto, con nota del 31 luglio scorso, ai sensi dell’art. 29 del Decreto legislativo 152/2006, dall’Assessore Comunale Alessandro Manuedda, al Ministero dell’Ambiente ed alla Regione Lazio, in qualità di Autorità competenti alla vigilanza ed al controllo dell’osservanza delle prescrizioni impartite appunto con i provvedimenti di Via. <<L’azione repressiva posta in essere dalla Capitaneria di Porto, seppur importante, non può che essere successiva agli episodi di fumosità - è l’esordio del rappresentante dell’Esecutivo locale - La presenza di un controllo attento e la certezza delle sanzioni costituiscono fattori deterrenti ma è altrettanto necessario intervenire sulla prevenzione. Lo stato di sofferenza sanitaria della popolazione posto nuovamente in evidenza dai recenti Studi Epidemiologici e il permanere costante dello smog fotochimico, ovvero quella striscia giallo / marrone che aleggia inquietante sul nostro orizzonte, impongono con sempre maggiore urgenza l’attuazione di interventi di riduzione del carico inquinante. Per quanto riguarda le emissioni derivanti dal traffico portuale, la soluzione strutturale è stata individuata da Ministero e Regione stessi nella detta elettrificazione delle banchine; intervento che, è bene ricordarlo, in quanto prescrizione è un obbligo di Legge. Si tratta di prescrizioni, rimaste finora lettera morta - denuncia - che risalgono a quasi diciassette anni fa, senza che il Comune ne abbia preteso il rispetto. Abbiamo dunque chiesto alle Autorità competenti sopra richiamate di adempiere al loro dovere di controllo, fissando tempi e modalità entro i quali – conclude - l’Autorità Portuale dovrà realizzare le infrastrutture necessarie per il collegamento elettrico delle navi in banchina>>.

 

 

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