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Mecozzi apre a Monti: <<Un dialogo che si basi sul reciproco riconoscimento>>CIVITAVECCHIA - <<Trovo improprio il clima da guerra fredda che si sta instaurando tra Porto e Città>>. A dichiararlo, “a sospresa”, è Mirko Mecozzi, ex Assessore Comunale ai Lavori Pubblici. <<Ritengo che il Presidente dell’Authorità Portuale, Pasqualino Monti, che è cittadino di Civitavecchia come noi tutti, abbia anch’egli interesse affinché la città stessa si sviluppi e garantisca occupazione e qualità di vita e di servizi ai suoi abitanti. Come ognuno di noi - continua - egli ha genitori, figli, nipoti che abitano qui, oltre i confini dello Scalo. Dò per scontato che abbia a cuore il loro destino, così come ha sicuramente a cuore quello della Comunità cui egli stesso appartiene. Questa contrapposizione, questo muro contro muro, non aiuta nessuno; né il Porto né la Città. Ambedue rischiano di trovarsi isolati quando, invece, dovrebbero lavorare insieme, in sinergia. Accade in tutte le città italiane che ospitano uno Scalo marittimo; deve accadere anche a Civitavecchia. Invito quindi il suddetto ad avviare un processo di dialogo che si basi sul reciproco riconoscimento. Processo che può avviarsi dalla Tassa sui croceristi, che non inciderebbe né sulle scelte dei turisti né su quelle degli Armatori, essendo una tradizione consolidata in ogni città portuale, turistica o d’Arte, senza che i flussi di visita, o di semplice transito, ne vengano sconvolti. La fine della guerra fredda è possibile - afferma deciso - Il mio auspicio è che il citato Presidente, uomo fortemente radicato a Civitavecchia e persona che ama profondamente le proprie radici, si schieri, senza se e senza ma, a favore di detta Tassa che, senza provocare danno, ci darebbe una boccata d’ossigeno>>. Belle parole; non c’è che dire. Resta solo da chiedersi cosa ne sia stato, nel mentre, del fin troppo nominato “Fronte del Porto” che, previe delle “oscure trame”, avrebbe di fatto decretato la caduta dell’ultima Amministrazione Tidei di cui lo stesso Mecozzi faceva parte.
Nella foto ( da sinistra ): Pietro Tidei e Pasqualino Monti
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