Marino sposa appieno il concetto di Fazzone inerente <<una nuova Forza Italia>>

CIVITAVECCHIA - <<Esiste una nuova Forza Italia; una vecchia forza politica rinnovata e più aperta alle istanze dei cittadini, che possa accogliere e far risorgere, nelle proprie sedi, il dibattito politico e far proprie altresì quelle che pervengono da tutte le realtà territoriali, ivi compreso il sostegno alle parti sociali più deboli ed indifese>>. Questo, secondo Pasquale Marino,

l’assunto dell’intervento del Coordinatore regionale, Claudio Fazzone in occasione dell’inaugurazione della terza sede cittadina del Partito. <<Un progetto ambizioso: far partecipare l'elettorato ad incontri onde possa esprimere e manifestare le proprie volontà su quelli che saranno i programmi ed anche concorrere alla scelta ed alla susseguente elezione degli uomini delegati ad attuare quanto indicato dall’elettorato stesso circa gli scopi da perseguire. Quanto sopra - sottolinea il Presidente del Club Forza Silvio “Amici di Civitavecchia” - è molto vicino ad una politica partecipativa. Il concetto del potere dei cittadini elettori viene tuttora espresso solo a parole, in quanto l’eletto, una volta investito e pur non avendo un suo potere autonomo ma appunto delegato, utilizza la funzione in posizione totalmente indipendente dalla delega conferita. Il potere forte non vuole il confronto con il Partito inteso come rappresentativo delle istanze suddette, ma lo supera in quanto si pone come alternativo allo stesso e cerca non solo di non dialogare con esso, ma di distruggerlo in quanto non necessario, anzi di ostacolo per la propria assunzione del potere. In questa ottica anche l’appartenenza ad una “famiglia forte” che tutto prende, decide ed indirizza a scopi e finalità, di certo non sociali e della comunità, ma personali e, come detto, di potere. Sono queste  le indicazioni espresse dal sopra citato ( affiancato da un altro Senatore quale Francesco Aracri ). Egli vuole ridare la centralità ad una politica che sia espressione reale della volontà del corpo sociale. E’ questo - conclude - il senso delle parole “meglio perdere che subire ricatti”>>.