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Proposta alternativa del Forum Ambientalista in tema di smaltimento dei rifiutiCIVITAVECCHIA - <<Prendiamo atto dell’individuazione, da parte del Commissario Prefettizio, della soluzione transitoria per il pre-trattamento dei rifiuti da smaltire nella discarica di Fosso Crepacuore. Allo stesso tempo, ci auguriamo vivamente che il dott. Ferdinando Santoriello, piuttosto che accogliere suggerimenti affinché ivi autorizzi un Impianto proposto da una Società privata, voglia leggere, qualora non lo avesse già fatto, le osservazioni depositate dalla nostra Associazione, lo scorso 19 gennaio, nell’ambito della procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (Via) relativa all’impianto in questione>>. Questo, in una nota di Simona Ricotti (Forum Ambientalista) che “invita” altresì a dimostrare come la tecnologia eventualmente adottatta sia idonea a soddisfare i requisiti imposti dalle normative comunitarie. <<E soprattutto - rimarca - qualora il medesimo fosse autorizzato, Civitavecchia dovrebbe “accogliere” un flusso supplementare di rifiuti organici, provenienti dal resto della Provincia (o della Regione), oscillante tra le 38.000 e le 51.000 tonnellate all’anno. Oltre a rappresentare un inaccettabile, ulteriore, sacrificio in termini socio-ambientali per la nostra città, un simile Impianto costituirebbe dunque l’ennesimo danno in termini economici per le Casse del Comune e le tristemente famose “tasche” dei contribuenti. L’Ente stesso, infatti, dopo avere investito ingenti risorse per effettuare la Raccolta Differenziata, in particolare dei rifiuti siffatti, anziché dotarsi di un proprio Impianto di compostaggio aerobico, dovrebbe così pagare la stessa Mad per provvedere alla “spremitura” di quelli raccolti separatamente dai civitavecchiesi e poi inviare quanto derivante da tale processo ad altri e non identificati impianti di digestione anaerobica>>. Ciò, “invitando” inoltre ad opporsi, in tempi rapidi, alla realizzazione del suddetto. <<Nei prossimi tre mesi - continua l’attivista locale - detto Commissario dovrebbe provvedere ad estendere (utilizzando il finanziamento provinciale) la Differenziata porta a porta e, al più, ad individuare aree di proprietà comunale sulle quali realizzare un Impianto di trattamento “a freddo”, finalizzato al massimo recupero dei materiali, per le 10.000 tonnellate annue che residuerebbero dal 65% della Raccolta suddetta ed una linea di compostaggio aerobico dedicata al trattamento della frazione organica, appunto raccolta in maniera differenziata e quantificabile, a sua volta, in circa 8.000. Della realizzazione degli Impianti poc’anzi detti - indica - sarebbe opportuno che si occupasse la prossima Amministrazione Comunale. Ed è altrettanto necessario ed urgente - sottolinea in conclusione, richiamando le motivazioni sopra elencate - che la medesima non sia guidata dall’ex Sindaco Pietro Tidei>>.
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