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Domani presidio di Sindacati e lavoratori davanti Palazzo del PincioCIVITAVECCHIA - <<Una protesta per dare a Civitavecchia i servizi che merita: pubblici, efficienti, equi>>. E ‘ quella che si sostanzierà oltremodo domani, dalle 15.00 alle 18.00, con il presidio delle Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Usb, Ugl confederali e delle categorie) e dei lavoratori di nuovo davanti Palazzo dl Pincio. <<E’ sotto gli occhi di tutti - riferiscono i promotori - la situazione in cui si trovano i servizi alla cittadinanza: insufficienti, inefficienti, operati con mezzi fatiscenti, oberati di debiti, sull’orlo del fallimento e con in gioco centinaia di posti di lavoro. I lavoratori di Hcs e delle Sot Città Pulita, Argo e Ippocrate sono i primi che vogliono offrirne di pubblici, efficienti e con tariffe eque, garantendo anche l’occupazione e lo sviluppo dentro una città che imane un’eterna promessa di un futuro migliore mai arrivato. I lavoratori - ricordano - sono stati gli unici a pagare fino adesso con la cassa integrazione, nonostante che la voragine finanziaria sia stata creata da una politica scellerata delle Amministrazioni e da una gestione a dir poco scriteriata. Lo abbiamo fatto in cambio dell’impegno da parte della Giunta a fare un nuovo Piano industriale e mantenere questi servizi, ai cittadini e alle cittadine, pubblici. Impegno - rimarcano - che rispecchiava alla lettera quanto assunto dal Sindaco Tidei in campagna elettorale. Adesso - ribadiscono - è il turno dell’Amministrazione comunale di rispettare gli impegni. Invece siamo stati sottoposti allo stillicidio di dichiarazioni contrastanti, al rinvio costante e continuo delle riunioni, all’aspettare che ci venisse permesso di discutere del futuro dei lavoratori>>. E nello specifico: <<Il Primo cittadino ci ha detto che non c’è soluzione alla vendita di tutto o di parte dei servizi pubblici. Non possiamo fare finta che la privatizzazione sia il miracolo che viene dipinto: non farà sparire il debito, non risolverà i problemi della città, aumenteranno le tariffe e daremo in mano i nostri servizi a privati senza controllo pubblico>>. Concludendo: <<Noi abbiamo interrotto la cassa integrazione; ma non siamo scellerati, anzi siamo talmente responsabili da aver giocato fino ad ora a carte scoperte. Noi - ripetono - l’abbiamo fatto, ora è il turno della Giunta. Basta con lo scaricabarile - tuonano - Noi difenderemo i posti di lavoro ed i servizi della nostra città>>. Quanto detto, invitando tutti i cittadini e le cittadine a discuterne; insieme.
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