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"Tvn chiude"...a giugno del 2034!

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Galletta-Tidei-Guerrini-CensasorteNonostante la data non certo prossima, ottenuto un risultato “storico”

CIVITAVECCHIA - Un’ulteriore riduzione del limite massiccio relativo al parametro polveri da 180 t/a a 160 per la somma dei 3 camini; la realizzazione, entro 6 mesi dal rilascio dell’Aia, di uno studio di fattibilità per l’istallazione e l’implementazione di un sistema di abbattimento del CO al camino (richiesta dalla Regione); integrare la prescrizione n.10.3.2 aggiungendo la frase: “Tali analisi dovrà essere effettuata con riferimento alle polveri

(microinquinanti organici ed inorganici) depositate al suolo, attraverso apposita rete deposimetrica, le cui modalità operative dovranno essere concordate con Arpa Lazio ed Ispra” (richiesta a sua volta dalla Provincia); la comunicazione al Comune, oltre che all’Arpa Lazio, dei dati giornalieri degli Sme; l’istituzione di un presidio medico-sanitario di controllo; la realizzazione di una postazione fissa di Ispra o Arpa Lazio per il monitoraggio all’interno dell’impianto; la misurazione del livello di radioattività del carbone destinato alla combustione. Questo, quanto rappresentato quest’oggi in sede di Conferenza dei Servizi dal Comune di Civitavecchia, altresì di concerto con Ministero della Salute, previo il recepimento delle istanze dei Movimenti e delle Associazioni ambientaliste, accolto ed infine “propedeutico” al parere favorevole del Ministero dello Sviluppo economico al rinnovo dell’Autorizzazione suddetta per la Centrale Enel di Tvn. A supporto, la costituzione di un Tavolo tecnico permanente ed un nuovo Osservatorio ambientale che abbia tutti i crismi previsti dalla Regione. Senza dimenticare l’agognato “bosco”, con il 22 marzo quale termine ultimo per addivenire ad un accordo per restituire alla zona interessata l’originaria destinazione d’uso (ora occupata dalla terra allora dragata per edificare il pontile di collegamento con le navi carboniere). Bosco i cui, previsti 40 ettari saranno “spalmati”, salvo una parte in loco (che non sarà accessibile) in vari ambiti cittadini quali il “parco” davanti all’Ospedale (previa acquisizione) e in altre arre verdi ricomprese nel tratto da Scarpatosta alla Fiumaretta. In particolare, nel prendere atto di quanto rappresentato nel Parere istruttorio conclusivo e nel Verbale del Gruppo istruttore dell’11 marzo, il Sindaco ha posto come obiettivo la scadenza prevista dei 25 anni alla chiusura definitiva della Centrale, ovvero considerare data ultima per il funzionamento dell’impianto il 2034, in quanto la presenza di quest’ultimo impedisce lo sviluppo turistico alternativo a quello industriale. <<Un momento particolarmente importante per la storia della nostra città>> - il commento dell’Assessore competente, Roberta Galletta (presenti, oltre al citato Pietro Tidei, il Consigliere Mauro Guerrini e l’Ing. Marco Censasorte); e non possiamo non condividere. Sebbene non è che, a differenza di quanto dalla stessa affermato, <<20 anni>> (che poi sarebbero in realtà più di 21) <<volino>> proprio. Se non altro, per le pessime condizioni di salubrità ad oggi risultanti e per le diverse patologie, purtroppo, già in itinere.

 

 

 

 

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