L’ex Sindaco esprime il proprio auspicio al Commissario Prefettizio

CIVITAVECCHIA - Ennesima missiva dell’ex Sindaco Pietro Tidei all’indiizzo del Commissario Prefettizio. E stavolta l’allora numero uno di dello stesso Palazzo del Pincio scrive per portare all’attenzione del dott. Ferdinando Santoriello <<la condizione complessiva in cui si ritrovano molte famiglie della nostra città,

alla prese con una crisi davvero allarmante che non risparmia nessuno>>. <<Molte iniziative intraprese dalla passata Amministrazione - ricorda Tidei - sono state orientate a ridurre il più possibile i drammi esistenziali provocati da questa recessione e protese verso una riqualificazione professionale e lavorativa di molte persone in condizioni di disagio. Ciò, rinunciando ad opere assistenzialiste o di beneficenza in loro favore e promuovendo, altresì, azioni concrete ed occasioni di reale inserimento sociale e lavorativo. Abbiamo voluto intraprendere Politiche Sociali che potessero esaltare il lavoro come fattore di sviluppo e crescita, intendendo quest’ultimo come vero e proprio bene comune. Con i tirocini formativi ed altro ci eravamo posti nell’ottica di un processo di tutela di interessi generali orientando molte progettualità verso degli obiettivi comuni. Si è trattato, a mio avviso, di un efficace strumento di apprendimento cooperativo che ha permesso a molti di superare diverse rigidità relazionali, aprendosi verso contesti ed ambiti in grado di favorirne le potenzialità individuali, nella prospettiva di un riscatto sociale dignitoso e responsabile. I tirocini in questione sono serviti a questo; a migliorare la qualità della vita della comunità nel suo insieme, mettendo al centro i nodi della responsabilità sociale, dell’autonomia personale, del lavorare, del vivere appieno il presente per costruirsi un futuro. Confido nella Sua sensibilità - conclude rivolgendosi ancora all’Istituzionale - auspicando che detti tirocini possano proseguire anche dopo la loro naturale scadenza>>.

Nella foto ( con al centro Tidei e Leopardo ): alcuni concittadini impiegati grazie all’istituzione delle Borse Lavoro