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La Tidei: <<Si escluda la scelta del nostro Porto per lo smaltimento di quelle siriane>>
ROMA - Alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri Emma Bonino, che ha sancito la disponibilità dell’Italia a contribuire allo smaltimento delle armi chimiche siriane, e visto che sarà l'Opac stessa a decidere in quale Scalo portuale italiano transiteranno le citate (sulla base di tre elementi: pescaggio, capienza e lontananza o vicinanza dal centro abitato), quest’oggi l’Onorevole del Pd, Marietta Tidei ha interrogato il Ministro stesso.
<<Vista la “presenza di uno dei Poli energetici più grandi d’Europa, la Centrale di Tvn (che ha una potenza installata di 1.980 Mw alimentati a carbone) e quella di Tvs (1.520 Mw) - si legge nell’Interrogazione medesima - oltre che del 1° Scalo passeggeri del Mediterraneo (ove attraccano decine di navi da crociera e tre milioni di turisti in un anno) e di un Centro Tecnico Militare Chimico Fisico (in cui è stata tra l’altro paventata la possibilità di una realizzazione di un Ossidatore termico, altresì adatto proprio ad un siffatto smaltimento ), appare evidente che il Territorio di Civitavecchia paghi già un prezzo altissimo in termini ambientali e sanitari e che andrebbe evitata ogni altra criticità che aumenti i rischi per la salute dei cittadini. Inoltre, vista la posizione centrale nel tessuto cittadino del Porto stesso, che insiste proprio sulla parte più densamente popolata della città, viene di fatto a mancare una delle caratteristiche peculiari indicate dalla medesima Opac per la scelta del sito di attracco>>. L’esponente Democrat ha dunque chiesto alla Bonino di escludere categoricamente la scelta del nostro dalla rosa dei Porti del Centro-Sud oggetto dell’interesse suddetto. .
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- Pubblicato Mercoledì, 18 Dicembre 2013 16:00
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