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Patto d'Amicizia con Baqu al Gharbiyya

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Asl-Comune-Gemellaggio Arabo-1Firmato nel segno della solidarietà verso il popolo palestinese

CIVITAVECCHIA - Il Primo Cittadino Pietro Tidei, nel corso dell’odierno Convegno dal titolo “Sanità, Immigrazione, solidarietà e cooperazione internazionale”, organizzato presso l’Aula Pucci dalla Asl Rmf, ha firmato un nuovo Patto di Amicizia che tra la nostra Città e Baqa al Gharbiyya, a sua volta rappresentata dal Sindaco Morsi Abu Moch. Altresì presenti, nell’importante occasione,

l’Ambasciatrice dell’Autorità Palestinese in Italia, Maia Alkalia ed il Vice Ambasciatore della Lega dei Paesi Arabi, Zoauri Zouheir. Baqa al Gharbiyya è una cittadina palestinese in territorio Israeliano. <<Con essa - ha commentato lo stesso numero uno di Palazzo del Pincio - firmiamo oggi un Protocollo che sperò porterà presto ad un Gemellaggio come già è successo con Betlemme>>. Ciò, altresì ricordando tutti gli altri interventi umanitari e di solidarietà nei quali i civitavecchiesi si sono nel tempo distinti. Poi, entrando nel tema specifico del Convegno, il medesimo ha preso spunto dalle tragiche cronache di Lampedusa per sottolineare, davanti ad una platea in maggior parte composta da giovani studenti, come il tempestivo accesso degli immigrati ai Servizi Sanitari essenziali sia un diritto umanitario spesso poco riconosciuto e difficilmente praticabile. Quanto detto, inoltre aspramente criticando la Legge Bossi-Fini e l’atteggiamento in tal senso tenuto dell’Europa. Dal suo canto, il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di cui sopra, Giuseppe Quintavalle ha ricordato che il primo ambulatorio per gli stranieri in Italia fu aperto proprio a Civitavecchia nel 2001 e riferito i contenuti di una lettera inviata dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che ha indicato appunto nella scarsa conoscenza degli strumenti normativi sanitari, uno dei maggiori deficit che impediscono uno standard di assistenza comune per tutti i diretti interessati. Lo stesso Quintavalle, a seguire, ha in più sottolineato come invece la Asl stessa garantisca equità di accesso alle strutture sanitarie grazie una risorsa medica dedicata a tale scopo nonché illustrato, con l’ausilio di fotografie proiettate, anche il recente intervento umanitario di Medici italiani in Gerusalemme. 

 

 

 

 

 

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