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Hcs, "Soldi dei privati. O tutti a casa"

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Emiliano Sartori-1-HcsLa visione del Consigliere Santori invisa agli operai e al Vice Sindaco Luciani

CIVITAVECCHIA -  <<O troviamo un privato che porta i soldi, o andate tutti a casa>>. Questo, il Santori-pensiero espresso ieri pomeriggio all’Aula Pucci in riferimento alla darmmatica situazione di Hcs e Sot. Inevitabile la veemente reazione di molti degli operai presenti: <<Se così fosse, andate a casa pure voi!>> (più volte richieste le dimissioni del Sindaco); <<Dovesse succedere, veniamo tutti a casa tua!>> (a mangiare?).

Inevitabile, dopo un serrato scambio di “punti di vista” (nellafoto),anche l’uscita del Consigliere comunale. A seguire, il Vice Sindaco Luciani: <<Per alcuni, il privato è come Babbo Natale. Santori è andato via, ma a breve sarà in riunione con me e vedremo di concepire un progetto vero. Ma partiamo da qui>>. Da qui (dall’oggi) dalla “proroga” di 60 giorni, non dalla ipotizzata (o preannunciata?) “fine dei giochi” (leggasi fallimento). Obiettivi ribaditi: la salvaguardia dei posti di lavoro ed il mantenimento del carattere pubblico dei servizi. Gli strumenti: una Società unica e (da valutare) un’ipoteca su alcuni beni patrimoniali comunali (previo accurato censimento dei medesimi) per scongiurare il peggio grazie ad introiti “freschi” e (addirittura) a dei <<risparmi>>. <<Un progetto che però dovrà esser prima concertato e condiviso, nonostante la diversità esistente tra alcune posizioni, altresì con le Organizzazioni Sindacali; poi si potrà affrontare il popolo>> - ha sottolineato in una sorta di monito. Nel mentre, a bruciare più del fumo negli occhi dei lavoratori: <<dei livelli innalzati in pochi mesi invece che in diversi anni, i troppi superminimi, i corposi CdA, la marea di impegati a fronte delle poche unità messe in strada a pulire ed il numero esorbitante (ed oltremodo costoso) di preposti al controllo degli stessi>>. Un pomeriggio denso, quello poc’anzi decritto, che era iniziato alle 17.00 nel Piazzale antistante la Casa Comunale, prima che il fiume umano si riversasse (comprensibilmente “rumoroso”, ma sempre molto civile) all’interno della stessa. Inoltre paventata, l’eventualità di <<bloccare tutto>>, di non raccogliere più i rifiuti, <<come a Palermo>>, per dare l’ennesimo, forte segnale all’Amministrazione Tidei. <<Chiediamo anticipatamente scusa ai cittadini se nei prossimi giorni vedranno la città invasa dall’immondizia - hanno concluso a riguardo gli operatori ecologici di Città Pulita - ma siamo sicuri che capiranno questa protesta; anche perché un’eventuale privatizzazione si potrebbe ripercuotere su tutta la cittadinanza con un ulteriore aumento della già cara Tia>>.

 

 

 

 

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