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CasaPound Italia scende in piazza con una propostaCIVITAVECCHIA - <<Tutto dipende dall’Energia>>. A sostenerlo, anche stamane in Largo Monsignor Giacomo d’Ardia, rappresentanti locali di CasaPound Italia. <<La domanda di Energia è variabile nel tempo - hanno ricordato presso il gazebo appositamente allestito e ben fornito di volantini dedicati - L’Italia spazia da un minimo di quasi 20 ad un massimo vicino ai 60GW. Mentre la potenza massima è richiesta per poche ore l’anno, la minima è costante e non può essere coperta dalle fonti “pulite”: non sempre c’è il sole e non sempre tira vento. La richiesta fissa, sotto la quale non si scende mai, può e deve dunque essere garantita dal Nucleare, lasciando ai momenti di picco le Rinnovabili e il Termoelettrico tradizionale>>. Da qui, la proposta di Dario Mele e dei suoi: <<Cinque centrali, ognuna da quattro reattori da 1000 MW l’uno, per un costo stimato tra i 40 e i 50 miliardi di euro. Cifra impegnativa, ma che si ripaga da sola nell’arco di poco più di un decennio considerando il risparmio in termini di minori costi di generazione complessivi e di minori esborsi per i diritti di emissione della CO2. E che allo stesso tempo è capace di generare un indotto di primissimo piano, facendo tornare l’Italia - già presente nel progetto futuristico della fusione nucleare – sulla frontiera tecnologica>>. Servizio e foto di Pietro Cozzolino |
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