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Interrogazione a firma De Paolis (Sel) <<per avere un quadro definitivo>>CIVITAVECCHIA - Presentata dal Capoguppo Sel alla Regione, Gino De Paolis un’Interrogazione all’Assessore regionale all’Ambiente in merito all’eventuale progetto di realizzazione di un ossidatore termico per la distruzione delle armi chimiche presso il Centro Tecnico Logistico Interforze (Cetli) Nbc di Civitavecchia. <<Ossidatore di cui si sente parlare in modo informale, non ufficiale - dichiara lo stesso firmatario - Tale Interrogazione ha lo scopo, oltre che di fare chiarezza e capire le reali intenzioni del Ministero della Difesa, di portare la popolazione a conoscenza di questa possibile situazione, affinché vi sia, eventualmente, un dibattito aperto sull'argomento, scongiurando ipotesi di decisioni prese da pochi, che ricadono invece sull'intera collettività>>. Nello specifico: <<Chiediamo anche di sapere quali siano le competenze della Regione stessa appunto per scongiurare l’eventualità dell’ennesimo impianto di incenerimento sul nostro territorio. Impianto che porterebbe ad un aggravio di inquinamento ambientale ed a un rischio per la salute dei cittadini e dei lavoratori del Comprensorio>>. Il Cetli Nbc è un’Ente ministeriale, come spiega lo stesso Consigliere, che da anni svolge l’opera molto importante di rendere inoffensive le armi usate in passato per operazioni di distruzione di massa. Le attività svolte finora <<sono state ad impatto zero ed hanno sempre rispettato la salute suddetta. Un dato, quest’ultimo, confortato dalle ispezioni internazionali, alle quali l’Ente stesso è periodicamente sottoposto. Un lavoro, quello del Centro Tecnico, che si avvale di validissime professionalità militari e civili ivi impiegate>>. <<Nonostante questo - riprende De Paolis - sono insistenti le voci che vorrebbero in fase avanzata uno studio finalizzato all’individuazione di tecnologie alternative per la demilitarizzazione delle armi chimiche. Le stesse parlerebbero anche di uno stanziamento di oltre 20 milioni di euro volto a realizzare di siffatto Impianto di incenerimento sostitutivo della metodologia usata fino ad oggi. La Provincia di Roma - ricorda poi a rimarco - si era già espressa chiaramente contro questa ipotesi, senza alcun voto contrario, nel 2010 su una Mozione che presentai personalmente; così come lo stesso Comune civitavecchiese e quelli limitrofi hanno più volte votato il divieto di qualsivoglia tipologia di incenerimento su di un territorio già vessato ambientalmente. Ora - conclude - aspettiamo fiduciosi la risposta dell’Assessore suddetto in modo da avere, a specifico riguardo, un quadro chiaro e definitivo>>.
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